Srebrenica, la Bosnia ricorda l’orrore: sepolte altre 409 vittime (VIDEO)
Nel giorno del 18esimo anniversario dal massacro di Srebrenica, decine di migliaia di persone si sono riunite in Bosnia per il funerale di 409 vittime, i cui resti estratti da fosse comuni sono stati solo da poco identificati. Tra le vittime di quello che fu il capitolo più buio delle guerre balcaniche, il peggior genocidio in Europa dopo la Seconda guerra mondiale, c'è anche una neonata uccisa dalle forze serbe poco dopo la nascita nel luglio 1995, nella base Onu di Potocari. E' la più giovane vittima della carneficina. La sua piccola bara coperta da un drappo verde e da una corona di rose bianche è stata posta accanto alla tomba del padre, Hajrudin, tra le persone trucidate dai miliziani nel '95.
Era l'11 luglio 1995 quando le truppe serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladic (arrestato il 26 maggio 2011 dopo 16 anni di latitanza) entrarono a Srebrenica – assediata dal 1992 e dichiarata "zona protetta" dalle Nazioni Unite – massacrando più di 8.000 persone tra ragazzi e uomini musulmani che si erano impossessati della base Onu Finora sono stati recuperati i resti di 6.066 vittime, mentre 2.306 risultano ancora dispersi. Sempre oggi il Tribunale penale internazionale per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia è chiamato a decidere sull'appello rispetto alla decisione di far cadere l'accusa di genocidio contro il leader politico serbo-bosniaco dell'epoca, Radovan Karadzic, è accusato di essere la mente della strage di Srebrenica.