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Spread da record: vola a 545. E Moody’s declassa il Fondo Salva-Stati

Mentre l’agenzia rivede al ribasso le prospettive dell’Efsf, passando il giudizio da “stabile” a “negativo, il differenziale Btp/Bund torna ai livelli pre-Monti dello scorso novembre. E Piazza Affari non trova stabilità.
A cura di Biagio Chiariello
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Spread da record: vola a 545. E Moody's declassa pure il Fondo Salva-Stati

UPDATE ORE 13 – Spread sull'altalena in questa turbolenta mattinata. Dopo aver raggiunto la quota record di 545 punti base, il  differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi scende a 515 punti e si allontana dalle soglie critiche che lo scorso novembre aveva accolto il governo tecnico guidato da Mario Monti. I Btp sono scambiati al 6,6%, al 7,6% i Bonos spagnoli. Anche a Milano regna la volatilità, con Piazza Affari che ora prova a salire e guadagna l'1,8%. Londra recupera lo 0,3%, mentre Francoforte avanza dello 0,5% e Parigi dello 0,8%.

E' una corsa senza freni quella dello Spread. Il differenziale di rendimento tra i Btp e i Bund tedeschi ha raggiunto la quota record di 545 punti base, 9 in più rispetto alla chiusura di ieri. Per poi attestarsi a 533 punti base, con il rendimento dei Btp al 6,585%. Lo spread raggiunge, dunque, i drammatici livelli dello scorso novembre che fecero peraltro da cornice all'avvicendamento tra il governo Berlusconi e l'esecutivo tecnico guidato da Mario Monti. Non va meglio al differenziale dei Bonos spagnoli che tocca il massimo storico a 647 punti.

Nel frattempo Piazza Affari fatica a trovare una direzione, insieme al resto d'Europa. Per la Borsa di Milano l'avvio è stato all'insegna della volatilità. Gli indici si muovono sopra e sotto la parità, seppure tra oscillazioni tutto sommato contenute: : il Ftse Mib sale dello 0,09% mentre il Ftse All Share cede lo 0,27%. Sul listino principale rimbalzano Telecom (+2,30%), Ubi Banca (+2,29%) e A2A (+1,89%) assieme ad Ansaldo Sts (+2,40%). In fondo al listino principale si collocano invece Impregilo (-1,81%), Eni (-1,57%) e Mediaset (-1,43%). Sale Madrid (+0,77%), mentre segnano ribassi frazionali Londra (-0,31%), Francoforte (-0,2%), Parigi (-0,17%). Chiusura in ribasso anche per Wall Street con l'indice Dow Jones che ha fine giornata segna un calo dello 0,82% a 12.617,32 punti e per la Borsa di Tokyo che va sotto dell'1,44%.

Ancora turbolenze per i mercati, dunque. E non poteva essere altrimenti, dopo una giornata chiusasi con l'ennesima bocciatura da parte di Moody's. L'agenzia internazionale ha rivisto al ribasso anche le prospettive dell’Efsf, il fondo salva stati europeo, che passa a “negativo” da “stabile”. La decisione arriva all'indomani dell'abbassamento dell'outlook di Germania, Olanda e Lussemburgo. Gli esperti spiegano infatti che la il rating del Fondo è «sensibile»  alla valutazione sui Paesi a tripla A che sono i maggiori contribuenti dell'Efsf.

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