Zverev sta per parlare, l’urlo di una donna rompe il silenzio: “Noi crediamo a Olya e Brenda”
Alexander Zverev è una maschera di sofferenza dopo aver perso la finale dell'Australian Open contro uno Jannik Sinner semplicemente troppo forte per lui. Il tedesco non riesce a trattenere le lacrime, sa che le occasioni di vincere un torneo del Grande Slam non sono infinite, a 27 anni è la terza finale che gli scivola via. Sinner capisce il momento difficile e va lui per primo a consolarlo, gli dice parole che gli vengono dal cuore, prima che i due siano chiamati al discorso di prammatica al centro della Rod Laver Arena. Tocca prima a Sascha, che tuttavia non riesce a iniziare, e in questo caso non c'entra l'emozione. L'urlo di una donna in tribuna rompe il silenzio: "L'Australia crede a Olya e Brenda!".
L'urlo di una spettatrice nel silenzio di Melbourne, Zverev resta sconcertato
L'urlo è potente, scagliato tre volte con grande rabbia: "L'Australia crede a Olya e Brenda!", e ancora e ancora. Zverev sente tutto e capisce, alza lo sguardo e abbozza una smorfia, senza dire nulla. Passano lunghi secondi di impasse, qualcuno del pubblico fischia, la donna viene poi portata via dalla sicurezza e a quel punto il tedesco può iniziare il suo discorso con i complimenti per Sinner, definito "di gran lunga il miglior giocatore al mondo", mentre "io forse non sono così bravo".
Chi sono Olya e Brenda: le accuse di violenza domestica delle due ex compagne di Zverev
Nessuna parola da parte sua su quell'urlo, su quei due nomi ai quali "l'Australia crede". Ma chi sono Olya e Brenda? La spettatrice si riferisce alle accuse pesantissime rivolte a Zverev da due sue ex compagne. Dapprima Olya Shrypova ha denunciato di aver subìto da lui violenza domestica, accusandolo di averla spinta contro il muro e di aver cercato di soffocarla con un cuscino. Una vicenda mai concretizzatasi in un procedimento penale (la donna non ha intrapreso azioni legali), ma neanche sportivo: non c'è stata alcuna sanzione da parte dell'ATP, dopo che un'indagine indipendente durata 15 mesi non aveva riscontrato alcuna prova dei presunti abusi.
Poi nel giugno del 2024 il tribunale di Berlino ha archiviato una causa portata avanti da una nuova compagna del tedesco, Brenda Patea, per lesioni personali. Il non luogo a procedere è arrivato dopo che i due staff legali hanno trovato un accordo extragiudiziale in base al quale Zverev avrebbe versato 200mila euro alla donna, madre di sua figlia Mayla. Attualmente il campione nato ad Amburgo da genitori russi è fidanzato con Sophia Thomalla, volto noto della TV tedesca.
La replica di Zverev in conferenza: "Non ci sono più accuse, non ne parlerò più"
A Zverev è stato poi chiesto di quanto accaduto durante la successiva conferenza stampa: "Non ci sono più accuse, non ce ne sono da nove mesi. Bene per lei, era l'unica persona nello stadio che credeva a qualcosa in quel momento. Ho fatto tutto quello che potevo. Non tornerò più su quest'argomento".