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Zverev non dovrà sgarrare per un anno dopo Acapulco: la sanzione ATP è una spada di Damocle

Le follie di Acapulco di Alexander Zverev e le scene di violenza contro il seggiolino dell’arbitro, potrebbero costargli un’ulteriore squalifica. Ecco cosa ha deciso l’ATP.
A cura di Marco Beltrami
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Le brutte scene di Acapulco sono ancora negli occhi di tutti gli appassionati di tennis. Alexander Zverev, numero 3 al mondo, ha perso letteralmente le staffe contro l'arbitro italiano Alessandro Germani nel torneo di doppio, incassando così una sacrosanta squalifica anche nel tabellone del singolo e una multa salata. Grande attesa anche per l'ulteriore revisione su quanto accaduto da parte dell'ATP, anche perché la scena violenta ha indignato addetti ai lavori e tifosi che hanno chiesto a gran voce provvedimenti più pesanti. A giudicare dal verdetto dell'associazione che cura gli interessi del circuito professionistico mondiale di tennis maschile, si può dire che Zverev se l'è cavata anche se ora dovrà rigare dritto.

Sconvolto dalla rabbia per una chiamata a suo giudizio errata del giudice di sedia in occasione del tie break decisivo nel match di doppio disputato in coppia con Melo, Zverev ha perso la testa. Prima le frasi pesantissime nei confronti dell'ufficiale ("guarda dove è rimbalzata la palla, 8-6 nel tiebreak, è fottuta la tua linea, sei un fottuto idiota") e poi le ripetute bordate con la racchetta sul seggiolino del povero Germani che ha rischiato anche di rimetterci un piede. La scena ha fatto il giro del mondo e inevitabilmente l'ATP e gli organizzatori del torneo hanno preso provvedimenti.

Zverev oltre ad essere squalificato anche dal torneo di singolare maschile, dove aveva già conquistato la scena in virtù del match infinito con Brooksby, ha incassato una multa pesante. 20mila dollari (circa 18.500 euro) per abuso verbale, 20mila dollari per condotta antisportiva e poi addio a 31mila dollari (più di 28mila euro) di montepremi già conquistati nel torneo, oltre alla cancellazione di tutti i punti in classifica guadagnati in Messico. Tutto qui? No, visto che l'ATP ha effettuato un'ulteriore revisione su quanto accaduto. Una decisione che sembrava il preludio ad ulteriori stangate, visto che il raptus di Zverev era stato anche criticato da molti addetti ai lavori e colleghi come Serena Williams.

In una nota ufficiale l'ATP ha sanzionato il tedesco per "comportamento aggravato" con una multa aggiuntiva di 25mila dollari (circa 23mila euro). Inoltre ecco la squalifica di otto settimane da qualsiasi torneo o evento ATP. Queste sanzioni però al momento sono sospese: diventeranno effettive solo se Zverev si comporterà nuovamente in modo scorretto in campo. Una vera e propria "libertà vigilata" che durerà per un anno, fino a febbraio 2023

L'ATP ha affermato, tuttavia, che il divieto e la sanzione aggiuntiva sono stati sospesi, a condizione che per un periodo di libertà vigilata terminato un anno dopo l'incidente, Zverev non incorra più in sanzioni per condotta antisportiva basato su "atti come un comportamento irrispettoso o aggressivo nei confronti di un arbitro, avversario, spettatore o altra persona durante o al termine di una partita, abuso verbale o fisico di un funzionario, avversario, spettatore o qualsiasi altra persona in campo o sul posto". Zverev dunque per ora è stato graziato, ma dovrà rigare dritto. E già in Brasile in Coppa Davis, il tedesco ha dimostrato di volersi comportare in maniera impeccabile, senza fare una piega di fronte ai pesanti insulti del pubblico di casa, che ha "superato il limite". Non potrà sgarrare per un anno.

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