Zverev evita il processo per violenza domestica: ha trovato un accordo economico con l’ex fidanzata
Alexander Zverev è impegnato al Roland Garros, è uno dei favoriti sin dall'inizio, e si appresta a disputare la semifinale con Ruud. Ma in questi giorni ha dovuto anche pensare al processo che lo vedeva imputato. Perché l'ex fidanzata, Brenda Patea, lo aveva accusato di abusi fisici e di violenza. Zverev, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi, avrebbe trovato un accordo e la questione è stata archiviata. Processo chiuso.
Zverev era stato accusato di violenza sull'ex fidanzata
Un caso brutto, bruttissimo, questo che probabilmente va a chiudersi in modo definitivo con l'archiviazione. Il tennista era stato accusato da Brenda Patea (madre anche di suo figlio) di aver tentato di strangolarla in un appartamento di Berlino nel mese di maggio del 2020. Si era andati a processo. Zverev aveva sempre respinto le accuse mosse contro di lui, anche quando lo scorso ottobre era stata emessa la sentenza di condanna. I suoi avvocati hanno chiesto l'appello, che è iniziato proprio nei giorni in cui è scattato il Roland Garros.
Processo archiviato, accordo economico tra le parti
La battaglia legale, molto sorprendentemente, si sarebbe chiusa con un accordo tra le parti. Una sorpresa considerando anche l'aspra battaglia, senza esclusione di colpi, che c'era stata in questi ultimi anni. Anche con le parole durissime di Brenda Patea, dello scorso novembre. I media tedeschi sostengono che sia stato trovato un accordo economico. Il tennista dovrebbe versare 150 mila euro nelle casse dello Stato, e 50 mila a delle associazioni che si occupano di violenza sulle donne. E un accordo economico ci sarebbe stato anche tra Zverev e Brenda Patea. Il numero 4 ATP aveva sempre negato ogni accusa. Il processo si chiude con quest'accordo, ma ciò non significa, però, che il tennista tedesco viene assolto delle accuse.