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Zverev bersagliato dopo la squalifica di Acapulco: “Non si può agire così, merita lo stop”

Zverev è stato squalificato dal torneo ATP 500 di Acapulco e adesso rischia una pesante sanzione. Tra i tennisti c’è chi lo critica, come Murray, e chi lo difende.
A cura di Alessio Morra
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Il torneo di Acapulco Alexander Zverev se lo ricorderà molto bene e stavolta non perché ha alzato il trofeo in Messico, ma perché dal torneo è stato addirittura espulso. Un torneo breve, ma intensissimo quello del numero 3 ATP che dopo aver disputato un match notturno contro Brooksby, chiuso quasi alle 5 del mattino, ha dato in escandescenza al termine del match di primo turno del torneo di doppio. Dopo aver perso, in tandem con Melo, contro Glasspool ed Heliovaraa il vincitore delle ATP Finals ha preso a racchettate la sedia del giudice arbitro. Per questo motivo è stato escluso dal torneo, e la squalifica per lui potrebbe essere molto lunga. Ma in attesa di una decisione ufficiale, Zverev si è scusato ma ha dovuto sentire anche tantissime critiche, incluse quelle di Murray e Nadal, mentre Djokovic ha detto di aver compreso la sua reazione.

Un raptus vero e proprio quello del tennista tedesco che dopo aver tirato delle racchettate fortissime verso il seggiolone dell'arbitro italiano Alessandro Germani gli aveva detto: "Sei un fottuto idiota". Nella notte Zverev è stato squalificato dal torneo e il suo avversario nel torneo di singolare è così passato ai quarti di finale: "A causa del comportamento antisportivo al termine della partita di doppio di martedì sera, Alexander Zverev è stato escluso dal torneo di Acapulco". Poche ore dopo Zverev si è subito scusato con un post sui social network, scuse sincere e c'è da credergli, anche se potrebbero non bastare per evitargli un lungo stop che lo terrebbe fuori dai 1000 di Indian Wells e Miami: "Mi sono scusato privatamente con il giudice di sedia perché la mia reazione nei suoi confronti è stata sbagliata ed inaccettabile e sono solo deluso da me stesso. Chiedo scusa anche ai miei tifosi, al torneo e allo sport che amo. Utilizzerò i prossimi giorni per riflettere". 

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Mentre l'ATP valuta la sanzione, molti altri tennisti hanno parlato del gesto di Zverev. Il primo è stato Andy Murray, ex numero 1 eliminato da Sinner nei quarti di Dubai: "Non è stato bello. È stato pericoloso, sconsiderato. Capisco che gli atleti di molti sport possono diventare molto frustrati. Certo io, non ho sempre agito come vorrei in campo. Non sto certo affermando di essere un angelo. Io stesso non sono perfetto. Tuttavia, quando strappi più volte la tua racchetta da tennis proprio accanto all'arbitro, non puoi farlo".

Di parere simile l'ex numero 4 al mondo Brad Gilbert, noto soprattutto per essere un coach di grande livello, che su Twitter ha scritto: "Zverev merita una grande squalifica e una multa, questa situazione è molto grave".

Nadal si è inserito tra i critici, anche se si augura che la sanzione non sia troppo pesante per il tedesco: "Mi dispiace per lui, ma si merita la squalifica, non si può agire in questo modo. Ne è consapevole e servirà come insegnamento. Mi sembra logico che l'ATP si faccia rispettare e faccia rispettare i giudici e il tennis in generale. Questo tipo di atteggiamento va fermato perché ci sono tanti bambini che ci guardano. Lo sport deve mantenere valori positivi e dobbiamo essere consapevoli che siamo modelli per milioni di bambini, la nostra immagine, con i social, si diffonde in tutto il mondo rapidamente quindi dobbiamo stare attenti. Penso che sia stato un incidente isolato per cui bisogna perdonarlo, tutti possono sbagliare, ma spero che la sanzione non sia molto severa e lo potremo vedere presto in campo".

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Controcorrente Djokovic, che ha apprezzato le scuse pubbliche di Zverev e dice che episodi come quello ne sono già accaduti in passato: "Ho saputo ciò che ha fatto Sascha. Non voglio giustificare il suo comportamento, ma mi è piaciuto il fatto che abbia pubblicato quel comunicato dopo aver ricevuto la squalifica. Sa di essere andato oltre il limite e ha fatto bene a chiedere scusa. Io stesso ho commesso diversi errori in passato, sono stato addirittura squalificato da un torneo del Grande Slam a causa di una pallata accidentale. Episodi simili a quello di Zverev sono capitati tante volte nel corso degli anni, ma non sono comunque giustificabili. Capisco cosa passa nella mente di un tennista in determinati momenti, non è facile controllarsi. Al tempo stesso, ritengo che la squalifica sia una decisione giusta". 

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