Wimbledon falsato per il calendario stravolto da imprevisti ed errori: avvantaggiati 4 tennisti
Il tennis è da sempre costretto a fare i conti con il meteo, le condizioni meteorologiche spesso hanno deciso l'andamento dei tornei. Di esempi ce ne sono a valanghe. Gli appassionati ricordano l'edizione di Wimbledon del 1991 quando la pioggia portò il primo turno a durare quasi una settimana! Ora siamo in un'altra era. Sul centrale e sul campo numero 1 c'è il tetto, che anche nelle giornate di pioggia produce partite, ma che non garantisce, nei primi giorni, uno svolgimento regolare del torneo. La pioggia, le regole e qualche errore degli organizzatori hanno portato a una situazione paradossale. Perché dopo tre giorni c'era chi doveva disputare ancora il primo turno e chi era già al terzo. E all'alba della quarta giornata ci sono Djokovic e Sinner ai sedicesimi, Berrettini ancora impegnato nel primo turno e Zverev che non ha messo nemmeno piede in campo. Ciò significa che (al di là del proprio valore) c'è chi si ritrova con un vantaggio enorme.
I tornei dello Slam hanno delle regole precise. I primi turni si disputano in due giorni, e cioè tra il lunedì e il martedì. La pioggia ha fatto capolino con forza martedì e i piani degli organizzatori sono stati scompaginati. Una marea di gare di primo turno, sia maschili che femminili, non sono state terminate, tante nono sono state neanche disputate. Tutti questi incontri sono stati spostati al mercoledì, giorno tradizionalmente dedicato al secondo turno.
Ma la pioggia è piombata, in due momenti differenti, anche di mercoledì. E così il programma ha subito un'ulteriore ritardo. Risultato: una sfilza di match di primo turno maschili e femminili sono iniziati nel tardo pomeriggio, o sono ripresi con il calar del sole. Così è stato pure per Berrettini-Sonego, che hanno ricominciato quasi alle 20 ora italiana.
Si è venuta a creare una situazione particolarissima. Perché allo scoccare delle 20 di mercoledì ora italiana (le 19 di Londra) c'erano da completare la bellezza di 19 match maschili (compreso quello di Berrettini e pure quello di Tsitsipas) mentre Sinner scendeva in campo per il suo secondo turno e Djokovic si portava sul 2 a 0 nei confronti dell'ex baffo Thompson.
Situazione simile in campo femminile con ben 12 incontri da completare o disputare dall'inizio, compreso Kvitova-Paolini, e con due giocatrici già tranquille ai sedicesimi: Kasatkina e la numero 1 Iga Swiatek. Kvitova e Paolini sono state spostate sul centrale e hanno finito di giocare quasi a mezzanotte.
L'oscurità, altro "nemico", ha portato all'interruzione di una valanga di incontri, compreso Berrettini-Sonego che oggi riprenderanno per chiudere la loro sfida che ormai dura da tre giorni. Peggio è andata a Zverev che solo nel pomeriggio farà il suo esordio nel torneo. E non potendo, per regolamento, mettere come prima partita di giornata le gare sospese il problema si ripeterà. Perché Berrettini-Sonego, De Minaur, Cecchinato-Jarry scenderanno in campo ancora dopo chi si sarà qualificato per il terzo turno.
Gli unici a sorridere in questo contesto di confusione sono Djokovic e Sinner tra gli uomini, Swiatek e Kasatskina tra le donne: gli unici quattro tennisti già qualificati al terzo turno all'alba del giovedì della prima settimana a Wimbldon. Sulla carta hanno un grande vantaggio, perché si sono garantiti un riposo maggiore. Prendiamo ad esempio il vincente di Berrettini-Sonego, che sarà in campo oggi per il terzo giorno di fila e giocherà venerdì il secondo turno (probabilmente con de Minaur, pure lui tra color che son sospesi) e in caso di successo potrebbe giocare anche sabato, i sedicesimi. E negli Slam i match sono al meglio dei cinque set. Di rimbalzo casca male pure Alcaraz, che potrebbe essere costretto ad ‘aspettare' i suoi avversari. E da sabato, comunque, è prevista di nuovo la pioggia.