Wawrinka durissimo su Sinner, Feliciano Lopez lo smonta con classe: “È tutto molto chiaro”
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Jannik Sinner dopo la sospensione di tre mesi figlia dell'accordo con la WADA avrà sicuramente ancor più strumenti per capire bene chi sono i suoi amici e chi i suoi nemici, anche all'interno del circuito. Questo perché le reazioni per la conclusione anticipata del caso Clostebol con il decadimento del ricorso dell'agenzia mondiale anti-doping al TAS sono state già molto forti. Oltre al solito Kyrgios, ecco che anche Wawrinka non ha usato mezzi termini per commentare l'epilogo della vicenda. Lo svizzero però ha trovato chi gli ha risposto a tono, smontando la sua tesi ovvero Feliciano Lopez.
Sinner sospeso tre mesi dopo l'accordo con WADA, Wawrinka all'attacco
"Non credo più in uno sport pulito…". Così il tennista di Losanna, tre volte vincitore Slam, è intervenuto su Twitter poco dopo l'ufficialità dell'accordo tra Sinner e WADA. Non fa nomi e cognomi Wawrinka ma è chiaro che si riferisca a Sinner e dunque al fatto di non credere alla sua tesi, peraltro sposata anche dall'agenzia anti-doping.
Infatti nella nota ufficiale dell'organismo è chiarito che: "La WADA accetta la spiegazione dell'atleta per la causa della violazione come delineato nella decisione di primo grado. La WADA accetta che il Sig. Sinner non intendesse imbrogliare e che la sua esposizione al clostebol non abbia fornito alcun beneficio in termini di miglioramento delle prestazioni e sia avvenuta a sua insaputa come risultato della negligenza dei membri del suo entourage". La sospensione dunque è figlia della negligenza e della responsabilità per l'operato dei componenti del suo team, già allontanati da tempo, autori del famigerato massaggio con la sostanza non consentita.
Feliciano Lopez smonta la tesi di Wawrinka e difende Sinner
Un concetto che è stato spiegato nel migliore dei modi con poche parole da un ex collega di Wawrinka e Sinner, ovvero lo spagnolo Feliciano Lopez. In modo pacato e rispondendo al tweet dello svizzero, il classe 1981 che in carriera in singolare si è spinto fino al 12° posto del ranking vincendo poi il Roland Garros in doppio, ha spiegato: "Non credi più in uno sport pulito? Io sì, Stan. È molto chiaro che non ha fatto nulla per migliorare la sua prestazione, è dimostrato. Si sta assumendo la piena responsabilità per l'errore degli altri e per i 3 mesi di sospensione di conseguenza. Una sospensione più lunga avrebbe reso lo sport più pulito? Non credo".
D'altronde che Wawrinka avesse un conto in sospeso con Sinner lo si è capito qualche mese fa quando commentò con una risata le dichiarazioni dell'azzurro sulla vittoria del Six Kings Slam e sul fatto di non essere andato a Riad per soldi, ma in primis per divertirsi e competere ad altissimi livelli.