Vukov, ex coach di Rybakina, sospeso un anno: “Relazione tossica, così l’ha spinta ad ammalarsi”
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È arrivata la stangata per Stefano Vukov, ovvero l'ex allenatore di Elena Rybakina attuale numero 5 del mondo e vincitrice di Wimbledon 2022. La WTA ha vietato al coach allenare e di ottenere credenziali per eventi di tennis professionistici per quelle che sono "potenziali violazioni del codice di condotta". A chiusura delle indagini sul classe 1987 croato alcune fonti informate dei fatti, a patto di mantenere l'anonimato, hanno svelato dettagli sul periodo di sospensione che dovrebbe essere di un anno e sui motivi dello stesso.
Perché Vukov coach di Rybakina è stato sospeso per un anno
L'indagine su Vukov parte dalle denunce relative alle sue presunte aggressioni verbali alla giocatrice. A quanto pare, come rivelato dal NY Times, Portia Archer amministratrice del WTA Tour avrebbe rilasciato all'allenatore un riassunto di 3 pagine con le sue violazioni: in primis avrebbe definito Rybakina "stupida" dicendo che senza di lui sarebbe "ancora in Russia a raccogliere patate". Inoltre avrebbe anche fatto piangere la tennista, sottoponendola ad abusi psicologici. Un tentativo di spingerla oltre i suoi limiti, che avrebbe portato Elena ad ammalarsi.
Come se non bastasse secondo le fonti, Archer avrebbe sottolineato anche le molestie di Vukov a Rybakina con il rifiuto di lasciarla sola durante gli US Open nonostante il licenziamento, con diversi messaggi a sostegno della tesi. Violata anche la direttiva "no contact" che faceva parte della sospensione provvisoria della WTA nei suoi confronti. Insomma il rapporto tra Vukov e Rybakina viene definito come "tossico" e nella comunicazione inviata a Vukov, si parla anche di una relazione tra i due con tanto di condivisione della camera d'albergo a Melbourne.
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Rybakina ha sempre difeso Vukov dalle accuse di maltrattamenti
Una situazione in cui a rimetterci sembra essere soprattutto la tennista che sta vivendo un momento difficile anche a livello di risultati. Rybakina ha sempre ribadito di non essere stata mai maltrattata dal suo ex allenatore, la condotta del quale per lei non sarebbe stata offensiva. Infatti la kazaka ad inizio gennaio a sorpresa aveva annunciato il suo ritorno nel team, in una veste ancora da definire visto che aveva optato per una nuova vita tennistica con Goran Ivanisevic a seguirla. Una situazione difficile visto che lo stesso Vukov aveva per esempio incassato il rifiuto di accredito agli Australian Open.
La rottura tra Rybakina e Ivanisevic
Insomma una turbolenza che ha condizionato pesantemente anche il nuovo corso di Rybakina, come confermato dalla risoluzione anticipata, rispetto alle aspettative, della collaborazione con Ivanisevic che sempre secondo fonti anonime avrebbe trovato tutto molto impegnativo e pesante con la sorpresa di fronte al ritorno di Vukov. Per questo Ivanisevic ha quasi lasciato il ruolo prima dell'inizio dello Slam australiano, anche se poi Rybakina lo avrebbe supplicato di rimanere nel suo team, arrabbiandosi per la possibilità di partecipare al primo torneo del Grande Slam del 2025 senza un allenatore. Ora l'ex numero 3 del mondo sta lavorando con Davide Sanguinetti, con la speranza che possa ritrovare la serenità perduta.