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Volandri racconta la tenera domanda di un bambino su Sinner: è questa la svolta del tennis italiano

Filippo Volandri ad Atreju racconta l’incontro avvenuto con un bambino di 8 anni in un negozio di giocattoli. Il piccolo lo vede e gli pone una tenera domanda che racchiude in sé la svolta del tennis italiano.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La tavola rotonda totalmente sportiva che si è sviluppata nel corso dell'evento di Atreju, la festa di Fratelli d'Italia, ha visto come ospite anche Filippo Volandri. Alla presenza del ministro dello Sport Abodi e di altri protagonisti del calibro di Gregorio Paltrinieri, Ambra Sabatini e il ct Luciano Spalletti, il capitano di Coppa Davis ha raccontato un retroscena inedito riguardante Jannik Sinner risalente a qualche giorno fa. La vittoria della Coppa Davis da parte dell'Italia dopo 47 anni capace di battere l'Australia 2-0 è ancora impressa nella nostra mente.

"La Coppa Davis è una vittoria sociale, una vittoria di tutti" ha spiegato Volandri dal palco sottolineando l'importanza dello sport sotto tutti i punti di vista, soprattutto come fenomeno di aggregazione forte e potente in ogni suo aspetto. Il messaggio arrivato nelle case degli italiani può essere dunque riassunto con l'incontro – raccontato da Volandri – con un bambino di 8 anni avuto in un negozio di giocattoli. Volandri alla tenera domanda del bimbo capisce che forse il tennis italiano è davvero arrivato a una svolta.

"Ieri sono entrato in un negozio di giocattoli e un bambino di 8 anni mi ha chiesto se ero il comandante di Sinner – ha detto Volandri raccontando nel dettaglio l'episodio – Questo è quello per cui noi lavoriamo, trasmettere un messaggio". E proprio di questo si è parlato, ovvero del senso d'appartenenza e della voglia di coinvolgere tutto il Paese attraverso le vittorie nello sport: "La cosa che ci ha inorgoglito di più è quello che hanno provato gli italiani davanti alla tv o a casa – ha detto – Hanno visto una squadra di ragazzi con le facce pulite e noi lavoriamo per trasmettere un messaggio".

Volandri poi spiega un po' il lavoro fatto su sé stesso per rafforzare ulteriormente la sua figura in questo ruolo da leader della squadra di tennis azzurra: "Sono andato un po’ a studiare quello che hanno fatto i CT negli anni, cosa è Luciano Spalletti per gli italiani, quali sono onori e oneri di un ruolo importante a livello educativo – ha aggiunto – Anche io, con la mia poca esperienza, sto entrando in questo ruolo". 

Il succo del discorso è racchiuso nelle reazioni avute dalla popolazione italiana alla vittoria della Coppa Davis: "L’aspetto sociale è molto importante, quella è stata una vittoria social, ce ne siamo accorti nelle settimane successive. Una vittoria di tutti". Volandri spiega cosa sia accaduto: "Persone che sul cellulare o sul tablet, spostando compleanni o cerimonie, sono finite a vederci. La parte che ci inorgoglisce di più è cosa hanno sentito gli italiani. Senso di familiarità, di facce pulite e di messaggi giusti".

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