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“Voglio regalare gioia nel mondo”, il generoso Rune spedisce una valigia di racchette in Africa

Holger Rune giocatore danese classe 2003 e numero 123 della classifica Atp, ha deciso di regalare le sue vecchie racchette, per permettere a tanti giovani tennisti meno fortunati di lui, la possibilità di inseguire il loro sogno e soprattutto divertirsi. La sua prima valigia è diretta in Africa.
A cura di Marco Beltrami
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Tanto generoso in campo, quanto fuori. Holger Rune, uno dei talenti più interessanti del panorama tennistico internazionale, ha conquistato la scena per un gesto di grande generosità, destinato a diventare una vera e propria abitudine. Il giocatore danese classe 2003, numero 123 della classifica Atp, ha deciso di regalare le sue vecchie racchette, per permettere a tanti giovani tennisti meno fortunati di lui, la possibilità di inseguire il loro sogno e soprattutto divertirsi.

Una valigia piena di racchette. È quello che Holger Rune ha mostrato negli ultimi contenuti postati su Instagram. Il promettente tennista reduce da un 2021 ricco di soddisfazioni, che gli ha fatto conquistare anche una certa popolarità, ha deciso di inviare i suoi tantissimi attrezzi del mestiere in giro per il mondo. Un regalo per tutti coloro i quali non possono permettersi magari l'acquisto di una racchetta professionistica, o per aiutare tanti ragazzini che vogliono inseguire il sogno di sfondare nello sport. Per questo la prima valigia di racchette è stata spedita in Africa, con Rune che ha dichiarato: "Spero che le mie vecchie racchette portino gioia a molti giocatori di tutto il mondo. La mia prima spedizione andrà in Africa".

Un gesto dunque da campione per un ragazzo che senza, il ranking congelato probabilmente nel 2021 avremmo visto più in alto nel ranking Atp grazie ai successi in 3 challenger e l'esordio in alcuni tabelloni principali del circuito maggiore. Proprio questa situazione è diventata l'oggetto di uno sfogo di pochi giorni fa di Rune, che conti alla mano si è lamentato: "L’Atp ha reso sempre più difficile questo obiettivo per me e per altri giovani tennisti perché si ostina a mantenere il ranking congelato dal 2019. Questo significa che alcuni giocatori hanno ancora i punti ottenuti nel 2019, non importano i loro risultati nel 2020 e nel 2021. Senza guardare i risultati di due anni fa, io sarei numero 62 del mondo e non il 124. Interessa a qualcuno? Sì, quando sei un tipo ambizioso e hai lavorato duro: è la tua ricompensa. Con un ranking migliore potrei partecipare ai tornei più importanti e sentire che il duro lavoro mi sta ripagando".

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