Vittoria assurda di Djokovic al Roland Garros: quasi 5 ore in campo con un dolore al ginocchio
Nessuno è come Novak Djokovic e ancora una volta è riuscito a dimostrarlo: la vittoria al Roland Garros contro Cerundolo è l'ennesimo capolavoro della sua carriera, una rimonta arrivata quando ormai nessuno (forse neanche lui) se lo aspettava più. Gli occhi del mondo era tutti fissi su di lui, già reduce dal ribaltone infinito contro Musetti nel turno precedente, ma questa volta il suo trionfo ha dell'incredibile.
Dopo aver vinto il primo set agilmente per 6-1 il numero uno al mondo si è fermato, condizionato da un problema al ginocchio che ha richiesto l'intervento dei fisioterapisti: Djokovic zoppicava visibilmente, più volte si è toccato la parte del corpo dolorante e per tanti sembrava proprio essere vicino al ritiro.
L'incredibile rimonta di Djokovic
Al secondo set si è arreso stringendo i denti sul 7-5, lasciando a Cerundolo la possibilità di pareggiare: in quel momento nessuno credeva alla rimonta, visto l'atteggiamento di Djokovic che si trascinava in campo e un linguaggio del corpo che non faceva sperare in nulla di buono per il continuo della partita.
Alla fine del terzo parziale l'argentino era avanti per 2-1, con l'obiettivo della vittoria ormai nel mirino. Stremato, il serbo ha chiesto ancora una volta l'intervento del fisioterapista per provare ad arginare un problema al ginocchio che gli ha impedito di muoversi con fluidità. Ma nonostante questo ha rialzato la tesa, ingranato la marcia e chiuso la partita al quinto set, allo stremo delle forze ma con un'incredibile soddisfazione.
La vittoria condanna Sinner
Sono servite 4 ore e 39 minuti di gioco a Djokovic per battere Cerundolo, in condizioni fisiche molto precarie e con alle spalle già la partita infinita contro Musetti conclusa alle 3 di notte e durata più di 4 ore. Eppure nonostante tutto Nole ha vinto ancora, stupendo il mondo intero con una partita mostruosa.
L'unico a non sorridere è Jannik Sinner che già pregustava il grande sorpasso nel ranking: con una sconfitta di Djokovic (o anche il ritiro per infortunio) il tennista italiano sarebbe diventato il numero uno al mondo senza neanche dover giocare. Un appuntamento che viene ancora rimandato dal gigante del tennis che non si arrende neanche davanti ai problemi fisici.