Vera Zvonareva sfida Putin: la campionessa russa dice “no alla guerra” in mondovisione a Miami
Per tutto il mondo, in Ucraina è in atto una guerra devastante, frutto della feroce aggressione della Russia che lo scorso 24 febbraio ha invaso il Paese confinante. Non sta invece accadendo niente di tutto questo secondo Vladimir Putin e la sua macchina della propaganda: si tratta invece di una "operazione militare speciale". La Duma ha dunque votato una legge per cui se si nominano le parole "guerra" o "invasione" si rischia di finire in carcere come diffusori di "fake news".
Questa premessa è necessaria per capire la portata del gesto compiuto da Vera Zvonareva sui campi del torneo 1000 in corso di svolgimento a Miami: la campionessa di tennis moscovita, ex numero 2 del mondo, ha infatti indossato una visiera su cui erano scritte ben visibili due parole: "no war", ovvero "no alla guerra". Esattamente la parola impronunciabile per Vladimir Putin. Non sarà una condanna dell'azione del presidente russo, ma per mandare questo messaggio serve comunque tanto coraggio, laddove si pensi invece all'esibizione della Z guerrafondaia da parte dei medagliati olimpici nello show putiniano di dieci giorni fa a Mosca.
E poco importa che la 37enne tennista, finalista a Wimbledon e all0 US Open qualche anno fa e oggi scivolata oltre la 100ª posizione, abbia perso in due set il suo match di terzo turno contro la statunitense Danielle Collins. Il suo colpo migliore a Miami la Zvonareva lo ha messo a segno apponendo quella scritta sulla sua visiera, un gesto ancora più potente alla luce del fatto che parliamo di un'atleta che in passato ha portato in alto i colori della bandiera russa nello sport: nel 2004 ha vinto la Federation Cup con la squadra russa, poi alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 è salita sul podio vincendo la medaglia di bronzo nel singolare.
Il russo Daniil Medvedev e la bielorussa Aryna Sabalenka avevano entrambi chiesto la pace a Indian Wells a inizio marzo, ma esporsi di più è maledettamente difficile, serve coraggio. Passare da "sì alla pace" a "no alla guerra" sembra un passo quasi scontato ed invece farlo oggi in Russia non lo è affatto: Vera Zvonareva ha pensato che le migliaia di morti e le città rase al suolo in terra ucraina fossero un ottimo motivo per superare la paura.