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Vallverdu distrugge chi attacca Sinner, è un fiume in piena: “Ci sono solo due perdenti qui”

Il coach che ha lavorato con Dimitrov, Wawrinka, Murray, Berdych, Del Potro e tanti altri si sfoga contro i tennisti che hanno attaccato Sinner per il caso Clostebol.
A cura di Marco Beltrami
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Daniel Vallverdu ha aspettato qualche giorno prima di esprimersi sul caso Sinner. L'ex giocatore, stimato allenatore e figura di riferimento nel mondo del tennis, ha voluto vedere prima le reazioni dei tennisti sulla squalifica di tre mesi del numero uno al mondo dopo l'accordo con WADA, ed è rimasto profondamente deluso. L'attuale coach di Dimitrov, che ha lavorato in passato con Murray, Berdych, Del Porto, Wawrinka, collaborando anche con Agassi, Norman e Lendl è rattristato dalla "mancanza di cameratismo" nei confronti di Sinner. Lui e il tennis, gli unici perdenti in questa vicenda.

Chi è Vallverdu, una giovane istituzione nel mondo del tennis

Nonostante la giovane età, il classe 1986 venezuelano si è preso un posto in prima classe nel panorama tennistico attuale non solo come coach. Oltre ad essere direttore di diversi tornei del circuito, è anche co-fondatore di un’agenzia che si occupa della promozione e sviluppo dello sport in tutto il mondo. Ecco perché la sua presa di posizione sulla sospensione di Sinner fa rumore, anche perché sembra un po' in controtendenza con i pareri ascoltati nelle ultime settimane e in quasi tutti i casi condizionati da una mancanza di approfondimento sulle carte.

Il coach di Dimitrov dalla parte di Sinner

Su X Vallverdu ha parlato chiaro: "Dopo aver aspettato qualche giorno per digerire la reazione del mondo del tennis in merito alla squalifica di Sinner, vorrei dire che sono rattristato dalla mancanza di cameratismo. La maggior parte dei tennisti non si concentra sui fatti del caso. I veri perdenti qui sono Jannik Sinner e il tennis. Dovremmo concentrarsi sui processi e sulle regole delle agenzie antidoping piuttosto che sul giocatore che ne è vittima".

Il coach infatti sottolinea come tutti i documenti sia di ITIA che della WADA certificano l'assenza di benefici per il giocatore dalla contaminazione con il Clostebol: "Chiaramente non ha avuto alcun beneficio in termini di miglioramento delle prestazioni. ZERO. Conosco Jannik Sinner da quando ha 14 anni e posso tranquillamente dire che non ha alcuna colpa". Totale sostegno dunque a Sinner, e critica profonda a WADA e non solo: "Le agenzie antidoping sono responsabili della mancanza di coerenza e accuratezza nella maggior parte dei casi di tennis degli ultimi tempi. In questo caso non sarebbe mai dovuta esserci una squalifica. Non è un momento facile per Sinner e il Team. Siate forti e Roma sarà la cornice perfetta per il caloroso benvenuto che merita".

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A sostegno delle parole di Vallverdu, è arrivato Feliciano Lopez che rispose anche in modo perentorio a Wawrinka molto critico dopo l'accordo tra Sinner e WADA: "Non potrei essere più d'accordo, la mancanza di empatia data in queste circostanze verso qualcuno che ha dimostrato di essere innocente è più che DELUDENTE. Le persone confrontano diversi casi e processi per giustificare le proprie argomentazioni quando non esiste un caso uguale all'altro.. D'altro canto non mi sorprende affatto… semplicemente non aspettatevi niente dagli altri!".

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