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Vagnozzi ricorda quando a Sinner non suonò la sveglia: “Arrivammo tardi, 1° set: lo prese a pallate”

Simone Vagnozzi, coach di Sinner, ha raccontato un simpatico aneddoto sul suo giocatore agli Australian Open. Una conferma di quanto gli piaccia dormire.
A cura di Marco Beltrami
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Hanno incuriosito tutti le parole di Jannik Sinner sulla routine che segue prima dei match degli Australian Open (e non solo). Il tennista numero uno al mondo ha spiegato di quanto il sonno sia una componente fondamentale per le sue performance. Si è autodefinito un "dormiglione" l'azzurro, che una volta ha anche rischiato di arrivare in ritardo ad una partita come svelato da Simone Vagnozzi dopo la sfida vinta contro De Minaur.

Vagnozzi e il sonno di Sinner, l'aneddoto sugli Australian Open

Il coach di Sinner è intervenuto ai microfoni di Eurosport per parlare anche dei ritmi del suo giocatore. Il troppo sonno non preoccupa affatto l'allenatore che infatti ha spiegato: "Guarda, dorme tante ore, può dormire prima di un match". Ed ecco l'aneddoto relativo alla scorsa edizione degli Australian Open: "Ho raccontato l'anno scorso che prima del match con Baez, mi sembra per il terzo turno, eravamo in macchina che lo aspettavamo e non si presentava. Praticamente era il primo match e non gli era suonata la sveglia".

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Quella volta che a Sinner non suonò la sveglia

Come è andata a finire? Jannik ha letteralmente dominato l'argentino in tre set, concedendogli appena 4 game: "Siamo arrivati al circolo un'ora e venti prima, primo set 6-0, l‘ha preso a pallate, quindi non ci facciamo problemi se dorme prima di un match". Insomma Sinner può dormire quanto vuole se i risultati sono questi.

L'argomento è diventato d'attualità proprio grazie allo stesso Sinner che come al solito ha regalato un momento divertente nell'intervista in campo agli Australian Open. Stuzzicato da Big Jim Courier al termine del match contro Giron, Jannik dichiarò: "Stanotte ho dormito circa 10 ore. Dici che non durerà? In realtà me lo dicono tutti, pero di continuare a essere un dormiglione. Poi faccio un sonnellino prima della partita, diciamo che mi sveglio quando conta. Per le 19 sono sveglio".  E i tifosi italiani non posso che augurarsi che il numero uno al mondo continui a dormire beato, per poi così andare in campo e tritare tutti.

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