US Open, Novak Djokovic squalificato: ecco cosa dice il regolamento
Se l'avventura di Novak Djokovic agli US Open 2020 è già terminata, non si può dire altrettanto della pioggia di critiche che sono piovute (e stanno piovendo) sulla testa del numero uno del ranking ATP mondiale. A far perdere il sonno al tennista serbo e a scatenare l'opinione pubblica, è stata l'ormai famosa pallina con la quale Djokovic ha colpito involontariamente un giudice di linea, durante il primo set degli ottavi di finale contro lo spagnolo Carreno-Busta.
L'episodio è ovviamente costato al 33enne di Belgrado l'immediata squalifica, poiché come recita ‘L'Official Grand Slam Rule Book 2020', in questi casi il giocatore è sanzionabile per comportamento antisportivo. Tra i dettagli del regolamento, vi è infatti anche una norma chiamata ‘Abuse of Balls' che vieta al tennista di scagliare intenzionalmente palline in maniera violenta, pericolosa o incauta, senza pensare alle eventuali conseguenze pericolose del suo gesto.
Le conseguenze del gesto di Djokovic
Nelle ore successive all'episodio, proprio per spiegare la decisione della squalifica e le conseguenze, è arrivato un comunicato ufficiale dell'organizzazione degli US Open: "In accordo a quanto recita il regolamento degli Slam, a seguito dell’intenzionalità di colpire la palla in maniera pericolosa e in una situazione di negligenza di fronte alle possibili conseguenze, i giudici hanno deciso di squalificare Novak Djokovic dagli US Open 2020. A causa di questa squalifica Djokovic perderà tutti i punti per il ranking conquistati in questa edizione e verrà multato sul prize money fino ad ora guadagnato".
Le scuse del tennista
Di fronte ad un'uscita di scena tanto inaspettata quanto vergognosa, Novak Djokovic non ha potuto far altro che scusarsi attraverso il suo profilo Instagram: "Tutta questa situazione mi ha lasciato davvero triste e vuoto – ha scritto il 33enne di Belgrado – Ho controllato le condizioni della giudice di linea, grazie a Dio sta bene. Mi dispiace di averle causato tanto stress, così involontario, così sbagliato. Non rivelo il suo nome per rispetto della privacy. Dopo la squalifica, ho bisogno di ritornare e lavorare sulla mia delusione, trasformando il dispiacere in una lezione per la mia crescita ed evoluzione come giocatore ed essere umano. Mi scuso con chi lavora negli Us Open per il mio comportamento. Sono grato alla mia famiglia e al mio team per essermi di supporto, e a tutti i miei fan che sono sempre con me. Grazie e mi dispiace tanto".