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Torneo di Wimbledon 2024

Una russa vince a Wimbledon: il trionfo di Rybakina in barba ai divieti anti-Russia

Nell’anno dell’esclusione dei tennisti russi e bielorussi, Elena Rybakina nata a Mosca, ma con passaporto kazako, ha trionfato a Wimbledon. Una beffa incredibile per gli organizzatori.
A cura di Alessio Morra
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Questa edizione del torneo di Wimbledon si ricorderà anche per l'esclusione dei tennisti russi e bielorussi, a causa della Guerra tra Russia e Ucraina, e anche perché non vengono assegnati punti ATP e WTA. Ma il torneo femminile è stato vinto da Elena Rybakina, una tennista kazaka di passaporto ma nata a Mosca e che solo nel 2018 ha cambiato passaporto.

Quando la favorita Ons Jabeur si è aggiudicata il primo set, i timori, o meglio gli incubi degli organizzatori si stavano allontanando. Veder vincere Rybakina sarebbe stata una beffa. Lei gioca per il Kazakhstan, ma è nata a Mosca, e fino a qualche tempo fa si allenava nella capitale russa, lei cresciuta nel club Sparta. E vederla alzare il trofeo proprio nell'anno in cui i giocatori e le giocatrici russe sono stati esclusi sapeva di beffa. E alla fine beffa è stata. Perché Rybakina ha rimontato e giocando meglio e soprattutto con maggiore personalità ha fatto lo sgambetto alla tunisina Jabeur, che voleva diventare la prima africana campionessa in uno Slam.

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Rybakina vince e alla Pat Cash sale sugli spalti per salutare il suo team, il suo staff che la segue da tempo, e con loro ha voluto anche celebrare la decisione più importante della sua vita e cioè quella di giocare per il Kazakhstan, che da tanti anni ha attuato una sorta di campagna acquisti, e che anche a livello maschile ha naturalizzato tanti giocatori. Con onesta, Rybakina, nei giorni scorsi aveva dichiarato che la sua era stata una scelta prettamente economica.

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Ma oggi vincendo contro Jabeur è entrata per sempre nella storia del tennis, vincendo Wimbledon, premiata dalla duchessa di Cambridge Kate Middleton, pochi giorni dopo le dimissioni di Boris Johnson, che aveva spinto per l'esclusione di russi e bielorussi da Wimbledon.

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