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Un video registrato per Peng Shuai, ha poche ore per la risposta: “È domenica prossima”

La vicenda di Peng Shuai continua a tenere il mondo del tennis col fiato sospeso, adesso arriva un videomessaggio che riguarda la tennista cinese.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il mondo del tennis continua ad impegnarsi per tenere accesi i riflettori sulla vicenda di Peng Shuai, 35enne tennista cinese le cui sorti tengono ancora col fiato sospeso dopo quanto accaduto in seguito alla sua denuncia di violenza sessuale nei confronti del potente ex vice premier Zhang Gaoli. Dapprima sparita dalla circolazione, alimentando le paure di pesanti ritorsioni nei suoi confronti, poi ‘fatta ricomparire' in maniera palesemente ostentata dall'apparato di propaganda cinese, l'ex numero al mondo di doppio non dà l'idea di una persona pienamente padrona della sua vita, libera nei pensieri e nelle parole, per non parlare degli spostamenti.

La videochiamata col presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, seguita da un'altra qualche giorno dopo, piuttosto che sollevare gli animi di chi ha a cuore le sorti di Peng Shuai ha invece attirato critiche al CIO, accusato di fare da sponda alle messinscene cinesi, senza peraltro neanche diffondere i video in questione. Dunque la vicenda è ferma alle rassicurazioni di Bach sul fatto che la tennista stia bene, semplicemente sulla scorta di un paio di collegamenti video, in cui peraltro era anche presente "un amico" della tennista per aiutarla con l'inglese: una cosa ovviamente non credibile, visto che la 35enne campionessa da quasi 20 anni gira il mondo al livello più alto del circuito e dunque conosce l'inglese perfettamente.

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A fronte di quella che il CIO chiama "diplomazia silenziosa" per cercare di convincere che il suo approccio morbido con la Cina è quello che può dare risultati nell'interesse di Peng Shuai, il mondo del tennis non molla la presa per fare pressione e avere ben altre dimostrazioni di presenza fisica e di spirito: dopo l'annuncio della WTA che ha annullato tutto i tornei femminili in Cina per il 2022, è arrivata anche una decisione analoga dell'ITF. Qualche giorno fa l'International Tennis Federation aveva annunciato per bocca del suo presidente David Haggerty di "non voler punire milioni di persone" e quindi di "continuare ad organizzare tornei in Cina", adesso ha inviato una lettera ai giocatori e alle giocatrici per comunicare loro che invece nel prossimo anno nel Paese asiatico non ci saranno tornei ITF, ovvero del livello inferiore rispetto a quelli organizzati da WTA e ATP. Resta dunque solo l'ATP al momento a non aver preso provvedimenti ufficiali di boicottaggio per i propri eventi cinesi in programma nel 2022.

Nelle ultime ore la vicenda di Peng Shuai è stata riportata all'attenzione dal videomessaggio registrato dal tennista francese Nicolas Mahut, nonché attuale direttore del 125 di Angers. Il 39enne ha invitato la tennista cinese a presenziare alla finale del torneo che si sta svolgendo questa settimana in Francia: "Tutto sta andando bene in questa prima edizione del torneo, ma manca una giocatrice, Peng Shuai – ha detto Mahut – Non sei in campo questa settimana, così volevo invitarti a consegnare il trofeo al nostro vincitore domenica prossima, nella mia città. Ti stiamo aspettando, Peng Shuai". Le possibilità che l'invito venga accolto sono pari a zero – anche se vorremmo tanto sbagliarci – intanto il gesto di Mahut ha raccolto un plebiscito di consensi nella comunità del tennis mondiale. Chi vuole bene non dimentica: nessuno smetterà di aspettare che Peng Shuai si manifesti completamente libera.

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