Un tifoso italiano insulta Alcaraz all’ATP Roma, la sua reazione è incredula: si fa una domanda
Carlos Alcaraz è uno dei grandi protagonisti degli Internazionali d'Italia. Il giovane tennista spagnolo numero due al mondo è arrivato a Roma per "assaggiare" per la prima volta la terra rossa del Foro Italico. Accoglienza speciale per il classe 2003 che in questa stagione si è già aggiudicato altri due Masters, vincendo a Indian Wells e Miami.
Bagno di folla dunque per il tennista di Murcia che insieme a Djokovic è il grande favorito per la vittoria finale del prestigioso Masters 1000 di Roma. Come mostrato sui canali ufficiali di Tennis TV, Alcaraz ha trovato ad attenderlo tantissimi tifosi e appassionati, oltre ai colleghi con i quali si è salutato fuori dal campo. Tra questi anche Sonego e Sinner, con il quale Carlos sta vivendo già una rivalità eccezionale.
Prima e dopo di allenarsi in vista della prima partita agli Internazionali contro il connazionale Ramos, Alcaraz si è soffermato con alcuni appassionati per selfie e tifosi. L'imprevisto, soprattutto quando c'è tanta gente, è sempre dietro l'angolo e così anche in questa occasione si è verificata una situazione molto particolare che è stata immortalata in un video.
Alcaraz stava lasciando il campo, anche abbastanza stupito per il calore dei tifosi quando ha sentito parole tutt'altro che piacevoli. Un sostenitore presente ha urlato un insulto al giocatore che si è sentito chiaramente "Pezzo di m…a". Un modo di screditare quello che sembra il principale antagonista di Jannik Sinner, beniamino del pubblico italiano.
La reazione di Carlos è stata improntata all'incredulità. Dopo aver ascoltato quelle parole, Alcaraz ha sfoderato quasi un ghigno, prendendola con il sorriso. Probabilmente aveva già intuito il senso di quanto urlatogli, ma dopo essersi girato per cercare di individuare il responsabile del tutto ha chiesto ad un componente del suo staff tra una risata e l'altra: "Cosa ha detto?" L'ha presa con il sorriso dunque Alcaraz pronto a fronteggiare i tifosi italiani, nel caso di sfida contro un nostro portacolori sulla terra romana.