Un raccattapalle e la tensione quando gioca Medvedev: “Dobbiamo essere veloci, sennò si innervosisce”
Daniil Medvedev giovedì sera ha perso seccamente con Jannik Sinner nell'ultimo match del Gruppo Nastase alle ATP Finals, proseguendo il trend che lo vede sistematicamente battuto dal campione azzurro negli ultimi match giocati tra loro. "Non appena gli dai una palla un po' più corta, lo scambio è praticamente finito", ha spiegato il 28enne russo nel dopo partita con realismo, commentando la sua eliminazione dalle Finali, ma anche il fatto che per la prima volta dal 2017 ha finito la stagione senza aver vinto alcun torneo: "Ci sono diversi aspetti. In termini di obiettivi, è zero su dieci. Ma sono il numero 4 al mondo e ne sono molto orgoglioso". Anche a Torino Medvedev, durante il match perso all'esordio con Taylor Fritz, ha dato di matto, sotto lo sguardo preoccupato dei raccattapalle, che sono sempre molto tesi quando lui è in campo, come ha raccontato uno di loro: "Dobbiamo essere velocissimi, altrimenti si innervosisce subito".
Il raccattapalle delle Finals a Torino: "Quando gioca Sinner il campo trema"
Il 18enne torinese Cesare Ciccotti è al suo terzo anno come raccattapalle alle Finals e ormai conosce bene tutti i migliori tennisti al mondo, da Jannik Sinner ("quando gioca lui, il campo letteralmente trema sotto i piedi per via del pubblico") a Andrey Rublev ("è cattivo solo con se stesso, con tutte le persone è davvero uno dei più gentili e rispettosi"). Medvedev è rimasto il più ‘temuto', vista l'assenza di Novak Djokovic: "Anche con lui eravamo sempre molto tesi. Quest'anno invece, a parte con Medvedev, sappiamo di non avere grandi problemi".
Medvedev è il più ‘temuto': "Dobbiamo essere velocissimi, altrimenti si innervosisce subito"
"Nel match con Fritz ero esattamente dietro di lui – ha spiegato il raccattapalle a Ubitennis – Ma non sono rimasto poi così sorpreso. Con Medvedev in campo siamo sempre tutti più attenti, soprattutto quando tocca a lui servire. Vuole sempre ricevere due palle da sinistra e due palle da destra. Dobbiamo essere velocissimi, altrimenti si innervosisce subito".
Durante l'incontro malamente perso con Fritz, il moscovita, oltre a lanciare e distruggere la racchetta, ha anche spaccato un microfono posto a bordo campo, beccandosi nell'occasione un penalty point dall'arbitro: "Insieme a un altro raccattapalle siamo corsi a raccogliere i pezzi del microfono perché si era rotto in mille pezzi", ha detto ancora Ciccotti, che ha dedicato poi una frase a Alexander Zverev: "Quando sta perdendo, cambia un po' atteggiamento nei nostri confronti". Niente che possa competere con le esplosioni di Medvedev.