Un giudice di sedia nomina i due tennisti peggiori da arbitrare: “Sgradevoli, vanno oltre i limiti”

Il catalano Jaume Campistol è stato uno dei migliori giudici di sedia del tennis mondiale, un arbitro di categoria ‘Gold Badge' dal 2017, ovvero uno della ristretta cerchia (appena poche decine) cui la Federazione internazionale riconosce la facoltà di arbitrare nei tornei più importanti, come quelli dello Slam e i Masters 1000. Campistol si è ritirato lo scorso anno dopo 15 stagioni come arbitro professionista e ben 2318 partite dirette, con sette finali del Grande Slam come fiore all'occhiello.

Jaume Campistol indica i due tennisti che si comportano peggio in campo: Kyrgios e Sock
Adesso che è sceso dal seggiolone, l'arbitro spagnolo può dire cose che prima ovviamente non poteva esternare, come dare giudizi sui giocatori che in questi anni ha potuto osservare da una visuale privilegiata, tastandone anche i lati peggiori nei momenti difficili delle partite. Il Mundo Deportivo ha chiesto a Campistol, senza tanti giri di parole, chi è stato il tennista "più ostile" che abbia arbitrato in carriera: l'arbitro fa due nomi.
"Prima di tutto, un arbitro deve tenere presente che un giocatore sta lottando per il suo ego, il suo prestigio, la sua carriera, i suoi soldi. Partendo da lì, poi ci sono i casi estremi – spiega Campistol – Ci sono quelli che cercano di metterti alla prova e vedi che vanno oltre e superano il limite. Potrei dire Nick Kyrgios o Jack Sock , che erano giocatori forse un po' più sgradevoli, il loro atteggiamento andava oltre quello di un professionista, lo facevano per provocarti e metterti alla prova".

"Ma in generale i giocatori sono persone che non si oppongono all'arbitro, ma giocano per se stessi e cercano di giocare senza errori. Quando l'arbitro commette un errore, è allora che si arrabbiano", continua il giudice di sedia iberico adesso in pensione, che sta completando la sua formazione per intraprendere una nuova carriera da dirigente sportivo.

Campistol fa poi una menzione speciale per il nostro Fognini, che ‘salva' dal giudizio negativo in virtù di un buon rapporto personale: "C'è anche il caso di Fabio Fognini. È sempre stato uno dei più complicati da arbitrare, ma ho avuto la fortuna di andare sempre molto d'accordo con lui, forse perché è anche membro dell'RCT Barcellona e abbiamo avuto questa affinità e questo buon rapporto in campo. La maggior parte dei tennisti è molto educata e onesta".