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Tsitsipas racconta la magia della prima volta che ha visto Paula Badosa: “Un giorno staremo insieme”

Stefanos Tsitsipas e Paula Badosa raccontano il loro amore: lui la vide in Australia nel 2020 e rimase folgorato, ma per tre anni non sarebbe riuscita a incontrarla. Poi l’anno scorso a Parigi il greco ce l’ha fatta a coronare il sogno: “Ogni giorno mi sveglio e mi sento molto fortunato che Paula faccia parte della mia vita”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Stefanos Tsitsipas e Paula Badosa sono l'altra coppia di copertina del tennis mondiale, assieme al nostro Jannik Sinner e alla sua fidanzata Anna Kalinskaya. Il tennista greco è legato alla collega – e quasi coetanea spagnola, più grande di lui di otto mesi – da un po' prima rispetto alla relazione tra Jannik e Anna. Galeotto fu il Roland Garros 2023, ma il dardo intinto nella passione colpì il cuore di lui tre anni prima, come racconta lo stesso Tsitsipas: "La prima volta che ho notato Paula è stato quando l'ho vista giocare sul campo centrale all'Australian Open del 2020. È stata una cotta e da quel giorno sono rimasto completamente ipnotizzato. Ricordo di aver pensato: un giorno staremo insieme…". Una previsione diventata da sogno realtà.

Tsitsipas e Badosa stregati dall'amore a Parigi

Un colpo di fulmine che la vita da giramondo dei tennisti ha trasformato in una lunga attesa. Ma non è forse vero che l'attesa del piacere è essa stessa il piacere? Tre anni è durata questa attesa per Stefanos: Paula era sempre lì, nella sua testa, ma serviva l'occasione. Che è capitata a Parigi, non a caso ‘la ville de l'amour'. "È divertente, ma non era mai successo che io e Paula ci incontrassimo durante i tornei – spiega Tsitsipas alla rivista ‘Hola!' – In effetti, forse ci siamo incontrati solo due o tre volte prima che avessi l'opportunità di avvicinarmi a lei per salutarla e presentarmi".

Stefanos Tsitsipas e Paula Badosa in copertina sulla rivista Hola!
Stefanos Tsitsipas e Paula Badosa in copertina sulla rivista Hola!

Dal gennaio del 2020 passiamo al maggio del 2023: a poche ore dall'inizio del Roland Garros, Paula Badosa annuncia che non parteciperà al torneo a causa della frattura di una vertebra, avvenuta due settimane prima al Masters di Roma. La tennista spagnola non sapeva ancora che questo problema le avrebbe causato un infortunio cronico alla schiena che l'avrebbe tenuta lontana dal campo per più di sei mesi, portandola ad uscire dalle prime 100 giocatrici al mondo. Ma Paula non sapeva nemmeno che a Parigi la sua vita sarebbe cambiata fuori dal campo, dandole ben altri gioie: lì avvenne il primo incontro ‘vero' tra i due, seguito da qualche messaggio e poi dall'esplosione del loro amore, arrivato fino ad oggi superando una piccola crisi nello scorso maggio.

"Stefanos mi ha portato la felicità, il sostegno e l'aria fresca di cui avevo tanto bisogno"

"Ho conosciuto Stef subito dopo che mi ero infortunata – racconta Paula – È stata una delle stagioni più difficili per me, perché non ero mai stata tanti mesi senza giocare a tennis, e lui mi ha portato la felicità, il sostegno e l'aria fresca di cui avevo tanto bisogno in quel momento. La verità è che mi sono sentita molto fortunato che un po' di luce sia entrata nella mia vita in un momento così buio. Il nostro modo di essere è molto simile. Dedicandoci alla stessa cosa, entriamo in empatia l’uno con l’altro. D’altronde credo che anche noi abbiamo vissuto cose molto simili in passato e che questo abbia forgiato caratteri simili. Lui è una persona forse un po' più introversa e io più estroversa, ma penso che ci completiamo molto bene. Ha sempre detto che eravamo come anime gemelle e penso che abbia ragione".

"Ogni giorno mi sveglio e mi sento molto fortunato che Paula faccia parte della mia vita"

Parole che riecheggiano quelle altrettanto impregnate d'amore di Stefanos: "Paula ha dovuto affrontare la paura per tutta la sua vita. E le donne combattenti sono le più attraenti per me e quelle che ammiro di più. In un certo senso mi ricorda un po' mia madre. Non so se sia un bene o un male (ride), ma mi sento molto a mio agio con Paula quando la ho intorno. Mi sento estremamente connesso a lei e sento che è ‘la mia persona'. Immagino che ciò significhi che siamo fatti l'uno per l'altro e che abbiamo quel tipo di connessione che ci avvicina anche nei conflitti e nelle tensioni. Ogni giorno mi sveglio e mi sento molto fortunato che lei faccia parte della mia vita e se dovessi definirla con una parola sarebbe coraggiosa".

"Quello che ammiro di Stefanos è la sua capacità di rialzarsi sempre nei momenti difficili – spiega la sua compagna – È una persona con un'incredibile capacità di eccellere e questo lo adoro. Anche molto laborioso. Ha le idee molto chiare su cosa vuole nella vita e anche questo mi piace. Oltre ad amarlo moltissimo, ammiro quello che fa ogni giorno. Entrambi entriamo in empatia l'uno con l'altro, abbiamo molta compassione, ci mettiamo nei panni dell'altro e ci ascoltiamo a vicenda. Nel mondo del tennis, con tanta pressione e tanti viaggi, è molto difficile sentirsi ‘a casa' e, nel mio caso, lo sento quando sto con lui. Come si suol dire, non è dove, ma con chi. Stefanos è stato per me un sostegno incondizionato in tutti quei mesi che ho trascorso costretta a letto su un divano. È una persona molto sensibile e, a volte, si è immedesimato così tanto con me che lui stesso ha finito per soffrire troppo".

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