Tsitsipas batte Nadal, Mbappé offusca Messi: è lo sport che vive il cambio generazionale
"Largo ai giovani" o "la caduta degli dei", sono diversi i titoli che possono fotografare al meglio quello che è successo nel panorama sportivo internazionale nelle ultime ore. Sia sul cemento di Melbourne, che sul prato verde di Barcellona, abbiamo assistito alle imprese sportive di due ragazzi che hanno messo al tappeto altrettanti "mostri sacri". Da una parte Stefanos Tsitsipas classe 1998, capace di battere il 34enne Rafa Nadal con un'epica rimonta nei quarti di finale degli Australian Open, dall'altra il 22enne Kylian Mbappé che nel "giardino di casa" del 33enne Leo Messi, ha realizzato una tripletta che ha permesso al suo Psg di ipotecare i quarti di finale di Champions.
Messi-Nadal, la caduta degli dei contro Mbappé e Tsitsipas
Sport diversi, ma situazioni simili per quello che è sembrato un vero e proprio doppio scambio generazionale a distanza di poche ore. Sia Mbappé che Tsitsipas, hanno infatti dovuto fare i conti con una partenza in salita: se il greco numero 6 al mondo si è trovato sotto di due set contro il secondo giocatore della classifica Atp Rafa Nadal, il bomber francese ha assistito da spettatore al vantaggio del Barcellona realizzato proprio da Leo Messi su calcio di rigore. Poi però le cose sia in terra Aussie che in Catalogna, sono cambiate, con Tsitsipas e Mbappé che si sono scrollati di dosso il timore reverenziale, andandosi a prendersi l'intera posta in palio con un pizzico di quella sfrontatezza, propria dei più giovani.
Perché questa vittoria di Tsitsipas contro Nadal è un segno dei tempi che cambiano
Non è la prima volta che Tsitispas riesce a battere quello che è uno dei più forti colleghi di sempre. Già in occasione del confronto del 2019 di Madrid, il 22enne greco si era imposto con il mancino di Manacor. Questa volta però la musica è stata molto diversa: in primis in quanto si è trattato di un match di uno Slam, e poi perché raramente Nadal in carriera ha perso dopo essere stato in vantaggio di due set. Il fatto di aver vinto con una rimonta da applausi proprio contro un giocatore considerato l’agonista perfetto e noto per il suo non arrendersi mai, non può che far pensare ad un ricambio generazionale.
A poche ore dalla consacrazione del 22enne Mbappé come miglior giocatore al mondo al cospetto di Messi, ecco che anche Tsitsipas sembra aver aperto una "breccia" segnando una svolta rispetto ad un'era dominata dal trio delle meraviglie Federer, Djokovic, Nadal. Breccia in cui sono pronti ad inserirsi giocatori Medvedev, Thiem, Rublev, Zverev, Shapovalov e perché no i nostri portacolori Berrettini, Sinner e Musetti. Di certo il peso specifico del giocatore greco nel proprio sport, sembra essere inferiore rispetto a quello transalpino nel calcio. Però in poche ore abbiamo assistito ad un vero e proprio scambio di consegne. Gli anni passano, e anche i protagonisti che sicuramente non hanno finito di dire la loro, ma dovranno fare i conti con le nuove leve. È il bello dello sport.