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Torneo di Wimbledon 2024

Come funziona la coda per i biglietti a Wimbledon, la tradizionale “queue” raccontata da chi c’era

Come funziona la coda per acquistare biglietti per Wimbledon e perché è così difficile trovarli. Ecco una guida, più che altro un racconto in prima persona di chi ha partecipato alla queue, un’incredibile tradizione che consente a tutti i pellegrini del tennis la possibilità di andare a Wimbledon almeno una volta.
A cura di Andrea Parrella
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Wimbledon è il torneo di tennis più noto al mondo, quello che tutti conoscono, indipendente dal fatto che sappiano chi siano Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic o Jannik Sinner. Ogni anno migliaia di persone si riversano in questo luogo di culto a pochi chilometri dal centro di Londra per il pellegrinaggio e sono in tanti a chiedersi come ci si possa guadagnare un ticket per il torneo di Wimbledon. Le strade sono sostanzialmente tre: fortuna, disponibilità economica, pazienza.

La prima strada è quella del ballot, il sorteggio che si chiude mesi prima dell'inizio del torneo e che consente agli estratti di ottenere una prelazione per l'acquisto dei biglietti. Tuttavia non è possibile richiedere biglietti per giorni o campi specifici, poiché il giorno e il campo offerti vengono scelti casualmente da un processo di selezione computerizzato.

La seconda strada è quella che prevede una grossa spesa per i pacchetti vip che consentono l'acquisto di biglietti per più giorni, in posti selezionati dei campi principali e che possono raggiungere prezzi probabilmente fuori dalla disponibilità di molte persone che si sono ritrovate a leggere questo articolo per cercare un modo accessibile di arrivare a Wimbledon.

La terza strada è forse l'emblema del fascino di Wimbledon, ovvero consentire a qualsiasi appassionato di tennis di godersi una giornata di grandi match, sacrificando molte ore del giorno (e della notte). Questa strada si chiama "queue", ovvero la coda, che vede tutti i giorni migliaia di appassionati mettersi in fila all'esterno di Wimbledon nella speranza di trovare un ticket disponibile. La bellezza della queue sta nella sua essenza democratica, i prezzi dei biglietti sono più che accessibili, e non esclusiva, perché permette a chi si trovi a Londra di scegliere chiunque si trovi a Londra, per caso o appositamente, di provare ad andare a Wimbledon decidendolo il giorno prima per il giorno dopo.

Cos'è la queue e come funziona la coda per i biglietti a Wimbledon

Qui comincia il racconto dell'esperienza personale di chi scrive, ma sono tante le "storie di queue" che emergono di volta in volta a dimostrare che non esiste una legge certa: chi è arrivato al mattino presto e non è riuscito a entrare, chi in tarda mattinata e si è accaparrato un biglietto per il centrale. Anche questa imprevedibilità è parte del fascino.

Ho partecipato alla queue il 6 luglio 2024, sesto giorno di torneo. Arrivo a Wimbledon intorno alle 5 del mattino. La prima cosa che colpisce è vedere già migliaia di persone in fila. Molte accampate dalla notte prima con tende e attrezzature varie (c'è un deposito per bagagli molto funzionale a questo scopo), altre arrivate poco prima o poco dopo di me. La prima cosa che accade quando si arriva e che gli stewart di Wimbledon, presenti a decine, indirizzino le persone a dare seguito alla fila seguendo l'indicazione di una bandiera gialla, segno del punto in cui recarsi per proseguire la coda. Lì viene consegnata la "queue card", da conservare come ricordo, che indica il vostro numero di serie. Questo numero, al netto della possibilità di muoversi nell'area per andare al bagno, riscaldarsi con un caffè bollente, prendere del cibo dai vari track presenti, assicura un rispetto obbligatorio della fila: se avete il numero 3245 non potrete entrare dopo il 1122, vuol dire che avete provato a fare i furbi. La queue card vi suggerirà di scaricare l'applicazione di Wimbledon sul vostro smartphone, vi tornerà utile per gli aggiornamenti in tempo reale sul meteo, la coda e i risultati delle partite, ma anche per la rivendita dei biglietti di cui parlerò dopo.

La queue card
La queue card

L'abbigliamento giusto, l'apertura dei cancelli

L'attesa è lunga, il meteo spesso sfavorevole e variabile, un luogo comune di Londra d'altronde. È giusto prepararsi alla queue con l'abbigliamento giusto e comodo, ombrelli per ripararsi, ma anche pronti a ogni tipo di variazione positiva per l'arrivo, se pure improbabile, di qualche raggio di sole. Attorno l'atmosfera ha qualcosa di magico, che piova o no vedrete le persone predisposte alla circostanza, io ho visto bottiglie di champagne stappate alle 5 del mattino, birre come se piovessero in pieno clima da aperitivo, nonostante fosse l'alba. Il flusso di accesso parte intorno alle 8.30, quindi salvo che non siate lì dalla notte prima e vi siate accaparrati i primi biglietti, ci sarà da attendere almeno 4 o 5 ore. È bene affrontarla con questo spirito.

La queue è una liturgia, un serpentone che si articola su più file (contrassegnate dall'indicazione di una K e un numero di serie di accompagnamento), scorre lenta ma scorre. Il primo step vi porta a una piccola porta d'accesso che ha le caratteristiche del sogno realizzato, ma tocca evitare di illudersi. Superato quello step si prosegue su una passerella dove avvengono controlli di unità cinofile (piuttosto blandi, va precisato) e lo scorrimento prosegue verso la biglietteria. A questo punto le soluzioni sono due e dipendono da un fattore sostanziale: se ci siano ancora biglietti disponibili oppure no.

Il purgatorio del village

Nel primo caso verrete smistati verso i vari sportelli per comprare un biglietto, nel secondo caso, doveste essere arrivati in tarda mattinata, verrete accompagnati gentilmente al cosiddetto village, una specie di area ludica di attesa dove è possibile acquistare cibo, birra rigorosamente analcolica (così è per l'edizione 2024) e procacciarsi un posto su una delle sdraio posizionate in prossimità di un maxischermo dove vengono mostrate le partite del centrale e compare, periodicamente, un messaggio con i numeri che possono andare a comprare un biglietto perché qualcuno è andato via. In teoria si chiama village, in pratica è il purgatorio. Ve lo dico per esperienza personale, visto che il primo giorno sono riuscito ad arrivare solo alle 10 in queue, mi sono ritrovato tre ore dopo al village e, a seguito di un'attesa di due ore ho capito che non sarei mai entrato, anche se diverse persone raccontano il contrario.

Quanto costano i biglietti per le partite di Wimbledon: i prezzi

Ma torniamo alla prima eventualità, ovvero che terminata la coda ci siano biglietti acquistabili ancora a disposizione. Cosa succede a quel punto? Sono quattro le tipologie di biglietto che potrete acquistare a questo punto, a seconda delle disponibilità. La prima è quella del Ground, sostanzialmente l'accesso al circolo di Wimbledon e la possibilità di assistere ai match su tutti i campi dal 3 al 18 senza posti riservati. Il costo è di 30 Sterline, circa 35 euro. Ci sono poi i biglietti per il Centre Court, il campo centrale, dal costo di 140 Sterline (166 Euro circa), il campo N.1 da 130 Sterline e il campo N.2 da 80 Sterline. Queste tre tipologie di ticket, qualora disponibili, consentono naturalmente anche l'accesso a tutti gli altri campi.

Il tanto agognato biglietto
Il tanto agognato biglietto

Il resale, come funziona la rivendita dei biglietti per il centrale di Wimbledon

Se non avete avuto fortuna con i biglietti e siete riusciti ad entrare solo al Ground, esiste un'ulteriore possibilità che prima della fine della giornata riusciate ad avere un biglietto per il centrale e i campi 1 e 2, ovvero il resale, la rivendita di chi ha lasciato i campi prima della chiusura della giornata. L'organizzazione monitora infatti il numero di accessi, per evitare che i posti a sedere restino vuoti, anche se spesso in Tv si notano molte poltrone vacanti sui campi principali. La coda per il resale è, fortunatamente, solo virtuale. In prossimità del campo 18 degli addetti scansionano il vostro WimbledonID generato dall'app inserendovi in una lista d'attesa da controllare durante la giornata, che vi aggiornerà qualora dovesse arrivare il vostro turno. A quel punto potrete acquistare un biglietto per i tre campi a prezzi modici: 15 Sterline per il Centrale, 10 Sterline per i campi N.1 e N.2.

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Una volta almeno nella vita a Wimbledon

Il racconto appena fatto può apparire un'odissea, ma risponde a quell'idea di pazienza di cui si parlava in apertura di articolo, tenendo conto di un'organizzazione che fa molto per rendere gradevole la lunga attesa. Un'attesa che vale per il fascino di un luogo fuori dal tempo. Come ha raccontato il giornalista Stefano Meloccaro in un'intervista a Fanpage.it, citando il mito Gianni Clerici, Wimbledon è La Mecca del tennis, l'appassionato, o meglio il pellegrino, deve venire qui almeno una volta nella vita.

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