Tra Rune e Ruud finisce malissimo, la tensione si sposta negli spogliatoi: “Ma che diavolo fai?”
Altro che freddo derby del Nord Europa. Il match tra il norvegese Casper Ruud e il danese Holger Rune, valido per i quarti di finale del Roland Garros è stato una vera e propria battaglia e non solo dal punto di vista tecnico. A trionfare alla fine è stato il primo, con il risultato di 6-1, 4-6, 7-6, 6-3 confermando il pronostico e spegnendo l'ardore del più giovane avversario reduce dall'exploit contro Tsitsipas che gli ha permesso di prendersi la scena. A fare la differenza è stata l'esperienza maggiore di Ruud e l'attitudine a giocare partite a questi livelli, con un Rune che per larghi tratti del match è apparso quasi inquieto. Quasi fisiologici dunque i momenti di tensione, in campo e fuori, dove poi sono volati gli stracci.
Holger Rune ha vissuto la sfida contro Ruud in campo in modo molto particolare. Durante tutto il match ha esternato a più riprese la sua frustrazione, con un confronto costante con il suo angolo e con l'arbitro con reazioni anche plateali. Spesso e volentieri ha poi dimostrato di non digerire anche l'atteggiamento dell'avversario, le sue esultanze e quelle del pubblico. In un'occasione particolare ha zittito tutti portandosi l'indice davanti alla bocca, lanciando anche uno sguardo al giocatore nell'altra metà del campo. Subito dopo la conclusione del match, al momento della stretta di mano, Rune ha salutato il norvegese freddamente senza nemmeno guardarlo in faccia, con Casper che ha reagito con disappunto scuotendo la testa.
Rune ha spiegato il motivo della sua freddezza: "Non volevo abbracciarlo dopo. Ha preso il cinque e poi ho dovuto allontanarmi da lui. Era così antisportivo durante la partita e mi ha parlato più e più volte". Tutto qui? La tensione a quanto pare è proseguita nel post-gara stando al racconto di Rune, che si è lamentato per il comportamento negli spogliatoi di Ruud e del suo team. Al tabloid Ekstra Bladet, Rune ha raccontato quanto accaduto al momento del confronto nella pancia del Philippe Chatrier: "Negli spogliatoi ci siamo ritrovati con lui e la sua squadra. Il suo team è stato davvero molto gentile, ma lui poi è venuto dritto da me gridandomi in faccia "Siiiii". Ho solo pensato ‘che diavolo stai facendo?'. Puoi esultare quanto vuoi in campo, ed esserne felice. Anche io lo faccio spesso quando vinco. Ma questo è un pessimo stile. Bisogna avere un po' di rispetto".
Anche Ruud che ha vinto il quarto confronto in altrettante gare contro Rune ha avuto da ridire sull'atteggiamento del danese: "Al momento del saluto ha distolto lo sguardo senza dire nulla. Il tennis è uno sport da gentiluomini e si dovrebbe sempre ringraziare quando la partita è finita. Non c'è stato niente di tutto questo. Non lo conosco personalmente, ma ho visto in TV che a volte fa molte sceneggiate. È giovane e inesperto quindi può essere perdonato, ma quando sei su un grande palcoscenico, allora potrebbe essere anche il momento di crescere un po‘".
La diatriba ha coinvolto anche i genitori dei due tennisti, che erano al loro seguito sugli spalti e poi negli spogliatoi. Il papà e allenatore di Casper, Christian a TV2 ha smentito tutto: "Queste sono solo bugie di Rune. Pensiamo solo alla partita contro Cilic di venerdì e non ai lamenti di Rune". La mamma del danese, Aneke Rune invece ha sostenuto la tesi del suo rampollo: "Il padre non c'era quando è successo, se n'era andato, c'era solo il preparatore atletico e il fisioterapista. Tutto è successo mentre Holger attendeva il controllo antidoping, quindi il padre non può commentare in merito. Una cosa è che urli in faccia a mio figlio, un'altra è che il padre menta alla stampa".