Tommy Paul ha scoperto il tifo per la Lazio ma non sa niente: “Immobol, Immobail… come lo chiamate?”
Prima ha scritto "Forza Lazio" sull'obiettivo di una delle telecamere degli Internazionali d'Italia di tennis poi ha parlato della sua passione per i biancocelesti. Tommy Paul s'è preso la scena a Roma non solo per quanto fatto in campo (la vittoria contro Hurkacz gli è valsa la qualificazione in semifinale) ma per lo show in conferenza stampa quando, oltre alle domande sul match, ha raccontato come nasce la sua passione la squadra capitolina.
Domenica scorsa è stato addirittura allo stadio Olimpico per celebrare un compleanno speciale: ricorreva il 50° anniversario dello scudetto conquistato nella stagione 1973-1974. E gli è venuto spontaneo estrarre dalla sacca un pennarello di colore celeste per ribadire in un consesso internazionale che la squadra del cuore è una sola.
Paul sorride, sta al gioco e dice tutto. Non si tira indietro nemmeno quando gli chiedono se ha un calciatore preferito. Non ha alcun dubbio e scandisce il nome di Ciro Immobile, il bomber che ha vissuto una stagione a fasi alterne. Ma dall'altra parte del mondo, negli States, hanno una percezione differente dell'attaccante che con la maglia della Lazio è arrivato a quota 201 reti. "Sì, Ciro è il mio giocatore preferito – ha ammesso Paul -. Immobol, Immobail… boh… come lo chiamate? Sono stato a vedere la sua partita domenica e mi sono divertito tanto".
Com'è diventato tifoso dell'altra metà del cielo di Roma, quella sfumata di azzurro? A trasmettergli la simpatia è stato un tennista connazionale, Reilly Opelka. "È lui che mi ha fatto cominciare ma non so come sia cominciata per lui – ha aggiunto parlando del ‘collega laziale' -. Penso avesse un amico tifoso qui a Roma, credo che per lui sia nato tutto così. Comunque lui è proprio fissato… si chiude nella sua stanza e guarda un sacco di partite". Nei giorni scorsi ha fatto molto di più, soffiando sulla rivalità coi giallorossi all'insegne del "Romanista pineapple on the pizza".
Tra tennis e calcio, c'è spazio anche per il riverbero del football nell'Urbe che attendeva Sinner e s'è ritrovata senza italiani né big nella fase più calda del torneo. Qualche giorno fa è toccato a Sebastian Korda, dopo la sua vittoria contro il tifoso romanista Flavio Cobolli, urlare la propria fede in replica al trattamento riservatogli dai tifosi capitolini: "Forza Juve!", ha gridato davanti alla telecamere in segno di sfida e di liberazione, soffiando sul fuoco di una rivalità ‘eterna'.