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Tomic aveva ragione, è positivo al Covid: nuovo terremoto agli Australian Open

Bernard Tomic in campo per le qualificazioni degli Australian Open aveva scommesso di essere positivo. E i test gli hanno dato ragione, costringendo gli organizzatori a provvedimenti.
A cura di Marco Beltrami
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Cronaca di una positività annunciata. Bernard Tomic ha contratto il Covid, ora è ufficiale. La notizia di per sé non sarebbe di certo sorprendente, alla luce dei tanti casi relativi alla variante Omicron, se non fosse per il fatto che il tennista aveva preannunciato il tutto mentre era in campo, nelle qualificazioni del primo turno degli Australian Open. Un siparietto che aveva fatto discutere, e che ora diventa preoccupante, anche perché apre una falla nelle regole relative al primo Slam della stagione. Un torneo che oltre al caso Djokovic, che ha vinto il ricorso ma attende la decisione del ministro sulla sua definitiva partecipazione, si ritrova a fare i conti con una bella gatta da pelare.

Bernard Tomic, tennista australiano tanto talentuoso quanto discontinuo, era sceso in campo in avvio di settimana contro il russo Safiullin per il primo turno delle qualificazioni agli Australian Open. Travolto dall'avversario nel primo set, il padrone di casa si era lasciato andare ad uno sfogo che ha fatto il giro del mondo. Seduto in panchina si era rivolto al giudice di sedia, la brasiliana Aline Da Rocha Nocinto, dichiarando di essere fisicamente bloccato. Le sue parole erano apparse come un campanello d'allarme: "Di sicuro nei prossimi due giorni risulterò positivo, ve lo dico io. Te lo dico io. Ti offro la cena se non risulto positivo entro tre giorni. Altrimenti mi offri la cena".

E infatti l'esito dei test a cui si è nuovamente sottoposto Tomic hanno confermato le sue sensazioni. Ai microfoni di The Herald e The Age, infatti l'australiano ha dichiarato: "Mi sento ancora piuttosto male. Mi sento peggio mentalmente che fisicamente perché ero davvero motivato a tornare e mostrare al pubblico australiano che posso essere il tennista che si aspettano che io sia. Sono deluso che questo virus mi abbia impedito di farlo".

Ma come è stato possibile dunque per Tomic entrare in campo probabilmente da positivo, nonostante i controlli e i test? Tutto è legato all'attendibilità dei test rapidi a cui si sottopongono i giocatori, con quelli molecolari che sarebbero sicuramente più ‘sicuri' in termini di risultato. D'altronde lo stesso Tomic durante il siparietto con l'arbitro si era lamentato: "Non posso credere che nessuno venga messo alla prova. Stanno permettendo ai giocatori di entrare in campo con test rapidi nella loro stanza – andiamo. Nessun test PCR ufficiale". Cosa succederà ora? La positività al Covid di Tomic, inevitabilmente ha fatto suonare l'allarme all'Australian Open. Gli organizzatori del torneo infatti potrebbero costringere ora tutti i giocatori e il personale di supporto in contatto con Tomic, a sottoporsi a nuovi test.

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