Tiafoe vuole svecchiare il tennis e propone una rivoluzione: “Bisogna cambiare diverse regole”
Il tennis negli ultimi anni è cambiato tanto, ma ci sono una serie di regole sacre che forse non cambieranno mai. Ma si sa, nella vita niente è eterno, e anche uno dei cardini di questo sport è stato messo in discussione. E a farlo è stato uno dei giocatori più caldi di questi ultimi mesi: l'americano Frances Tiafoe, che direttamente da Miami ha lanciato un'idea che se sarà accettata cambierebbe e non poco questo splendido sport.
Pure Wimbledon ha detto sì all'abolizione del long-set, anche sui prati londinesi si gioca il super tie-break al quinto in caso di parità assoluta. In doppio, come nella Next Gen, i cambiamenti sono stati radicali. Tra le norme intoccabili ce n'è una che caratterizza questo sport: il silenzio durante i punti. Chi ama e segue il tennis sa che c'è una vera sacralità. Quando si gioca tutti fermi e zitti. Il silenzio è assoluto. Al massimo un leggero brusio. Così è dovunque.
Negli Stati Uniti, dove la propensione allo spettacolo è molto alta, si fa più baccano. Ma anche lì la sacralità del silenzio assoluto nei punti importanti persiste. Oltre allo stare zitti, però c'è un'altra regola non scritta da rispettare: non bisogna muoversi tra un punto e l'altro.
L'americano Tiafoe, che negli ultimi mesi ha fatto un incredibile salto di qualità – le semifinali agli US Open 2022 il risultato più importante (battendo Nadal e Rublev) – fa parte della nuova leva e in un'intervista ha dichiarato: "Penso che i fan dovrebbero poter andare e venire, muoversi e parlare durante le partite. Immagina di andare a una partita di basket e di non dire niente. Oltre a mantenere una certa tradizione a Wimbledon, a parte questo, iniziamo a cambiare le cose per portare i fan più giovani al gioco".
Il dibattito è aperto. Chi vuole svecchiare il gioco accoglie come la manna dal cielo le parole di Tiafoe, che lancia una proposta che in tempi brevi non potrà passare. Ma non si può escludere che in futuro non possa cambiare qualcosa e magari sarà proprio l'americano a prendersi il merito di questo cambiamento, che sarebbe epocale.