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Tennista russa accusata di antisportività: brutto gesto verso l’avversaria dopo un’ingiustizia

Episodio molto particolare a Dubai nella partita tra Kalinskaya e Hunter, con la seconda “tradita” da una chiamata arrivata da un altro campo.
A cura di Marco Beltrami
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Cosa succede durante una partita di tennis quando la pallina dopo una battuta tocca la rete prima di finire regolarmente nella metà campo avversaria? In questo caso l'arbitro chiama il "let" e il battitore è chiamato a ripetere il suo servizio. Questo è quanto successo esattamente nella partita del torneo di Dubai tra Kalinskaya e Hunter, valida per i 32esimi di finale.

Alla battuta, sul punteggio di 4-1 per la giocatrice russa, c'era la tennista australiana. Quest'ultima ha servito da sinistra sullo 0-15 e si è poi disinteressata del prosieguo dell'azione di gioco, visto che si è sentito un "let" che l'ha spinta a pensare che dovesse ripetere la battuta. La pallina nel frattempo era finita comodamente sul dritto di Kalinsakya che ha risposto normalmente.

Hunter convinta che dovesse tornare a servire e che il gioco fosse fermo ha tirato la pallina a rete, regalando di fatto il punto all'avversaria. In realtà però tutto si è rivelato un fraintendimento visto che il let, casualmente, non era arrivato dall'arbitro di questa partita ma da uno dei campi adiacenti e quindi si riferiva ad un altro match.

Quando il giudice di sedia di Kalinskaya-Hunter ha spiegato il tutto all'australiana, quest'ultima è rimasta basita ma non ha potuto fare nulla. Dal canto suo la russa non ha fatto una piega, si è presa il punto dopo aver capito quanto accaduto ed è andata dall'altra metà pronta per rispondere al punto successivo. Non ha fatto niente di contrario al regolamento certamente, ma non sarebbe stato sicuramente un male intercedere con l'arbitro per la ripetizione del punto alla luce dello sfortunato episodio. Una lezione di sportività mancata.

Ed è quanto riscontrato dai tanti tifosi e appassionati a cui non è sfuggita questa particolare situazione di gioco. A gran voce è stato chiesto un gesto di fair play da parte di Kalinsakya nei confronti dell'avversaria, che tra l'altro stava surclassando (e ha poi battuto facilmente in due set). Una mano tesa dopo uno sfortunato fraintendimento che sarebbe potuto capitare a tutti. E invece nulla da fare per la povera Hunter, con il match che è andato avanti come se nulla fosse. La beffa oltre al danno, con la Kalinskaya che ha fatto una pessima figura.

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