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Tennis Us Open, dopo l’ufficialità della data arriva anche il protocollo sanitario

Dopo la decisione di far disputare il torneo dal prossimo 31 agosto, è arrivato anche il protocollo sanitario ufficiale su cui si baserà l’organizzazione degli Us Open. Nessuna qualificazione, solo tabellone principale, test anche due volte a settimana, in caso di positività scatta la quarantena. Alloggi possibilmente in una unica struttura, spogliatoi e docce contingentati.
A cura di Alessio Pediglieri
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Adesso non ci sono più dubbi: gli Us Open si svolgeranno regolarmente. O meglio, si svolgeranno seguendo un protocollo sanitario che rappresentava l'ultima tappa verso la ratifica ufficiale del torneo americano che inizierà il 31 agosto, a porte rigorosamente chiuse. Una decisione che scaccia gli ultimi possibili fantasmi che erano tornati nel momento in cui diversi tennisti avevano anche paventato l'eventuale boicottaggio. E alcuni big molto probabilmente confermeranno quanto annunciato a parole, come Djokovic e Nadal, che non saranno presenti. Così come Federer, ma per il campione svizzero il problema è solamente fisico.

Formula, test e positività – A Flushing Meadows si disputerà innanzitutto un torneo con una formula rivista e corretta: confermata la scelta di partire subito dal tabellone principale, evitando tutta la trafila delle qualificazioni per mantenere il minor numero di persone nella struttura. Dunque ci saranno 132 tennisti in totale per il singolo e 32 coppie per il doppio. In caso di positività scatterà immediatamente la quarantena del contagiato che verrà sottoposto a nuovi test. Per tutti, ci saranno controlli almeno un paio di volte a settimana, ma si deciderà in corso se aumentare i test o diminuirli anche seguendo il corso delle curve epidemiologiche di New York.

Logistica, spostamenti, distanze – Massima attenzione all'interno del protocollo sanitario varato e vidimato dalla ‘Usta' (la Federtennis americana) sarà data agli spostamenti, alle distane tra giocatori, alla gestione degli spazi. Ogni atleta dovrà raggiungere la struttura singolarmente, sottoponendosi ad un test anti coronavirus prima di intraprendere il viaggio per New York, i cui risultati saranno dati all'organizzazione. Si sta studiando una formula per gli alloggi che preveda un'unica struttura alberghiera (in parte a carico dei tennisti) anche se si valuta l'opzione di poter affittare un appartamento privato vicino all'impianto. Gli eventuali spostamenti verso e fuori Flushing Meadows avverranno in autobus con numero di persone contingentato.

Spogliatoi, partite, docce  – Per quanto riguarda il protocollo durante le gare, dovrebbero valere le indicazioni di massima che sono state già diramate per il tennis in generale, tra cui nessuna stretta di mano, la sanificazione delle mani, l'utilizzo del guanto all'occorrenza. Per gli spogliatoi, ci sarà uno spazio dedicato per i 32 migliori atleti in classifica mentre le docce saranno consentite ma a numero ridotto e scaglionate.

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