Tennis, Matteo Berrettini trionfa a Stoccarda
Una settimana memorabile, in un’annata eccezionale, questa per il tennis italiano. Lunedì Fabio Fognini è entrato nella top ten, il ligure, vincitore a Montecarlo, è il primo azzurro capace di entrare nel ristretto club dei migliori dopo quarant’anni. Adesso l’Italia festeggia anche il successo di Matteo Berrettini nel torneo di Stoccarda. Il romano ha sconfitto in finale, in due set, il canadese Auger-Aliassime.
Berrettini trionfa sull’erba di Stoccarda
Questo ragazzo romano di ventitré anni è un grande talento, è un giocatore completo e nel giro di due mesi è stato capace di vincere prima sulla terra rossa di Budapest e oggi sull’erba di Stoccarda. Un torneo fantastico quello giocato da Berrettini che non ha perso nemmeno un set, ha battuto Khachanov, numero due del tabellone e nove del mondo al secondo turno, e in una difficile finale ha superato con il punteggio di 6-4 7-6 Felix Auger-Aliassime, talento canadese che a nemmeno diciannove anni da domani sarà nella top venti.
Terzo titolo ATP per Matteo Berrettini
Una crescita rapida quella dell’allievo di Vincenzo Santopadre, ex pro, che dopo aver conquistato la scorsa estate il primo titolo della carriera quest’anno ne ha già vinti due. E da domani sarà numero 22 del mondo. Berrettini ha la mano fatata, ma possiede anche un gran servizio che gli permette di competere con i migliori anche sull’erba, superficie che raramente ha dato soddisfazione al tennis azzurro, solo Seppi fino a oggi era riuscito a conquistare un torneo sull’erba. Berrettini oltre al titolo e a un cospicuo assegno porta a casa anche una Mercedes, che spetta a chi vince Stoccarda.
Le parole di Berrettini dopo il successo su Auger-Aliassime
Il momento più bello della settimana? Quando ho vinto la finale…. Scherzi a parte è stato un torneo fantastico dove ho giocato sempre bene e contro avversari forti. Ancora non riesco a credere a quello che ho fatto. Faccio i complimenti al mio avversario perché so esattamente cosa prova in questo momento e bisogna ricordarsi di quanto sia giovane.