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Tennis, la Bartoli ammette: “Sono malata, ho un virus. Ma non sono anoressica”

L’ex vincitrice di Wimbledon 2013 è arrivata a pesare anche 47 chili. Davanti ai dubbi sulle sue condizioni di salute la tennista francese ha spiegato: “Non soffro d’anoressia, ma ho un virus che non mi fa mangiare più nulla. Mi farò ricoverare in una clinica italiana”
A cura di Alessio Pediglieri
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Marion Bartoli è malata. Lo ha ammesso alla fine la stessa ex tennista francese che negli ultimi anni ha drasticamente perso peso arrivando a 47 chili complessivi. L'ex vincitrice di Wimbledon era evidentemente sofferente, sotto peso, con insistenti voci che la volevano malata di anoressia. "Solo una sana dieta rigorosa" aveva sempre risposto la Bartoli sui social network dove mostrava con orgoglio un fisico sempre più leggero e scheletrico. Tanto che l'altro giorno l'All England Club le aveva negato il pass per partecipare al doppio di esibizione, per evidenti motivi di salute. Alla fine, la stessa Marion ha confessato ad una televisione britannica: "Sto lottando da tempo contro un virus, mi farò ricovera in una clinica italiana".

Della stupefancete atleta un po' in carne che faceva ammattire tutti sui campi da tennis andandosi a prendere il trofeo di Wimbledon 2013 non era rimasto che pelle e ossa. Di Marion Bartoli c'era solamente il solito sorriso, un po' più tirato del solito e poi 20 chili in meno, tanto da apparire irriconoscibile. Un drastico cambio di peso che la Bartoli ostentava sui social spiegando ai curiosi e ai propri fan che era frutto di una dieta ferrea, ad un cambio di alimentazione e a intensi allenamenti in palestra.

Davanti allo scetticismo generale e alle notizie sempre più allarmanti attorno alle sue condizioni di salute, la Bartoli ha rilasciato nei giorni scorsi un'intervista sull'argomento a dei media inglesi: "Ho un virus che non mi permette di mangiare e contro il quale sto combattendo. Ho effettuato dei test sul sangue e purtroppo non sono buoni, come era prevedibile. Per questa ragione, subito dopo Wimbledon farò degli accertamenti in una clinica italiana. Sarà comunque un’esperienza da cui uscirò più forte. E' una situazione orrenda e non la auguro a nessuno. Ero entusiasta all'idea di tornare a giocare, ma capisco che gli organizzatori non mi abbiano dato il permesso di giocare, la mia salute è veramente borderline in questo momento"

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