Swiatek mostruosa, Jasmine Paolini si arrende in finale: Iga vince il 4° Roland Garros
Per Jasmine Paolini non c'è stato nulla da fare contro Iga Swiatek nella finale del Roland Garros. La polacca ha confermato il suo status di numero uno al mondo, andando a vincere il suo 4° titolo nello Slam francese. Due set a zero, per Iga che diventa così la più giovane tennista nell'era Open a calare il poker di successi a Parigi, la 15a che riesce a trionfare in uno Slam dopo aver salvato un match point. A testa altissima Jasmine, protagonista di un torneo eccezionale, che le consentirà di diventare la 7a del ranking WTA a partire da lunedì, la 4a nella race.
Iga inizia male la finale contro Paolini, ma poi si riscatta suo il primo set
Una finale del Roland Garros equilibrata solo in avvio, con Paolini brava a mettere pressione all'avversaria giocando il suo tennis. Con il passare dei game però Iga è venuta fuori, e dopo aver scampato un pericolo iniziare con il controbreak è andata avanti in scioltezza strappando altre due volte il servizio all'azzurra. 6-2 per un primo set che con il passare dei game si è rivelato senza storia.
Secondo set più agevole per Swiatek, Paolini si arrende 6-1
Il secondo parziale non ha fatto registrare particolari novità, anzi. Swiatek si è rivelata un muro anche quando Paolini è riuscita ad allungare lo scambio. Break iniziale di Iga per mettere il discorso in discesa, e mettere le mani su un set poi chiuso con il risultato di 6-1. Un punteggio che la dice lunga sulla differenza di valori in campo.
19a vittoria stagionale consecutiva per la numero uno al mondo, che ha perso l'ultima volta il 20 aprile a Stoccarda, la 21a considerando solo i Roland Garros. Prova di forza eccezionale per Swiatek contro una Paolini che non è riuscita a giocare alla pari dopo un avvio equilibrato.
Pronostico dunque confermato a Parigi, con Paolini che comunque esce a testa altissima dal Roland Garros consapevole di aver disputato un torneo eccezionale e ricco di soddisfazione. Solo una grande Swiatek poteva mettere fine alla sua cavalcata.