Sul maxi schermo compare Federer, è l’addio: Nadal non ce la fa più a tenersi tutto dentro
La carriera di Rafa Nadal è finita martedì sera, quando l'ultima pallina del doppio dei quarti di Coppa Davis è caduta a terra: l'Olanda ha eliminato la Spagna, anche in virtù della sconfitta del maiorchino nel primo singolare contro van de Zandschulp. In quel preciso momento tutti hanno realizzato che non avrebbero più visto in campo una delle leggende del tennis mondiale. Chi farà più fatica a metabolizzare l'addio è certamente un animale da competizione come il 38enne di Manacor, uno che ha vinto ben 22 tornei del Grande Slam, stabilendo un record di 14 successi al Roland Garros che sembra quasi impossibile possa essere battuto. Nadal ha fatto un discorso bellissimo, poi sul maxi schermo del palazzetto di Malaga è partito un video con gli omaggi dei suoi grandi avversari, da Djokovic a Murray, passando per grandi figure dello sport spagnolo come Iniesta. Ma è stato quando è comparso Roger Federer e sono passate le immagini della vittoria di Nadal sullo svizzero a Wimbledon nel 2008, che Rafa non ce l'ha fatta più a trattenere le lacrime, crollando in preda all'emozione. Qualche ora prima King Roger gli aveva dedicato una lettera con parole bellissime.
Il discorso di addio di Nadal: "La cosa più importante è che abbiate percepito che sono una brava persona"
In precedenza il suo discorso – prima di ricevere il tributo della ITF, la Federazione Internazionale di Tennis, e della RFET, la Federazione Spagnola di Tennis – è stato esemplare, mostrando una volta di più la persona e il campione che è: "Devo ringraziare tante persone. Inizierò da chi è qui oggi. Grazie a tutti voi. Sono passati 20 anni, bene o male. Ho potuto convivere con tutti voi, voglio allargare la mia gratitudine a tutta la Spagna e al mondo. Mi sono sentito super fortunato".
"È chiaro che non è andata come volevamo – ha detto Nadal a proposito dell'eliminazione prematura dalla Coppa Davis – Ho dato quello che avevo. Voglio ringraziarvi per avermi dato l'opportunità di trascorrere questi ultimi giorni da professionista nella squadra. Molti dei momenti più emozionanti della mia carriera sono stati con la squadra spagnola. È stato un privilegio e un onore, abbiamo realizzato cose molto belle insieme. Grazie a tutti".
Rafa ha poi spiegato i motivi del ritiro: "Il mio corpo mi ha detto che non vuole più giocare a tennis e devo accettarlo. Sono privilegiato. Ho potuto fare del mio hobby la mia professione. Sono fortunato. La mia famiglia, la mia squadra, i miei amici. Sono una persona che crede nella continuità, credo nel mantenere le persone che amano e che ti rendono la vita migliore. Spero di continuare ad essere un buon ambasciatore del tennis. La cosa più importante è che abbiate percepito che sono una brava persona. Lascio avendo conosciuto tanti amici, persone che hanno lavorato con me nell'ATP, avversari. Lascio con la tranquillità di aver lasciato un'esperienza sportiva e un'eredità personale. Sono tranquillo perché ho ricevuto un'educazione che mi permette di affrontare il futuro con tranquillità".
Impossibile non commuoversi, il privilegio è stato il nostro per aver vissuto l'epoca dei Big Three e l'epopea di Nadal: un campione che è diventato esempio, e questo è qualcosa che va al di là delle vittorie, pur grandiose, di Rafa.