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Su Sinner nessun dubbio, Binaghi passa all’attacco: “Critiche da tennisti cretini e frustrati”

Il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, è partito all’attacco contro chi ha criticato velenosamente Jannik Sinner per il “caso” Clostebol: “Chi sospetta e accusa Jannik è un cretino e un frustrato che in passato ha fallito ogni volta che ha provato a diventare numero 1”
A cura di Alessio Pediglieri
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Anche se non ci sono più dubbi sulla non colpevolezza di Jannik Sinner sul "caso" doping, soprattutto dall'estero non sono mancati gli attacchi e le critiche per il numero 1 del ranking mondiale. Oltre a diversi organi di stampa, anche le dichiarazioni di alcuni tennisti hanno lasciato più che l'amaro in bocca in Federtennis dove è intervenuto il presidente Angelo Binaghi che non ha utilizzato mezzi termini nel condannare facili illazioni: "Attaccano Jannik coloro che in passato hanno fallito, colleghi cretini e frustrati".

Le parole del presidente della Federtennis: difende di Sinner dalle accuse di doping

Polemiche figlie dell'invidia, questo è il pensiero che il n.1 della Federtennis ha voluto ribadire chiaramente tornando su alcune dichiarazioni apparse nelle ore successive alla notizia della positività di Sinner al Clostebol, la pomata che accidentalmente ne ha contaminato i risultati attraverso una leggerezza da parte del suo staff. Anche se Sinner è stato scagionato da qualsiasi accusa, non sono mancate infatti pesanti illazioni sulla vicenda.

"Chi parla contro Jannik in passato ha fallito pur avendo mezzi tecnici elevati" ha sottolineato Binaghi a Lapresse. "Le critiche sono arrivate dai colleghi più cretini e i più frustrati. Gli stessi che in passato avevano più mezzi tecnici di Sinner a disposizione per diventare numero uno al mondo e che invece hanno fallito miseramente ogni volta. Ben diverso sarebbe stato sentirli da parte di atleti dallo spessore umano differente. come Nadal, Djokovic p Medvedev"

A chi si riferisce Binaghi, le critiche di Kyrgios e di Shapovalov

Se i fatti confermano la tesi difensiva di Sinner, con la contaminazione avvenuta per un fortuito incidente inconsapevole sollevando il tennista da ogni responsabilità di dolo e volontarietà, a parole c'è chi sostiene ancora che l'intera vicenda sia tutt'altro che definita. Tra i primi ad attaccare Sinner è stato Nick Kyrgios che ha commentato in modo velenoso la situazione: "Una crema… sì, bello". Pensiero sibillino poi appoggiato dal canadese Denis Shapovalov: "Regole diverse per giocatori diversi…"

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