Strepitoso Nadal, cancella Djokovic: in semifinale al Roland Garros sfida Zverev
Nadal è una forza della natura, cancella Djokovic in quattro set (2-6, 6-4, 2-6, 6-7). Dopo 4 ore e 16 minuti è ancora dirompente, straordinario, fatale. E dà una lezione a Novak, apparso smarrito, svuotato, incredibilmente normale, sopraffatto dalla tensione al punto da commettere errori che non sono da numero uno al mondo. Nella semifinale del Roland Garros lo spagnolo affronterà Alexander Zverev che ha battuto in quattro set Carlos Alcaraz (6-4, 6-4, 4-6, 7-6). C'è voluta tutta la forza e l'esperienza del tedesco per prevalere dopo un tie-break giocato in apnea e chiuso 9 punti a 7 (annullando un set point).
Ci sono voluti concentrazione e classe, resistenza fisica e mentale, un tennis praticamente perfetto per intensità delle giocate e capacità di vibrare il colpo ferale, azzannando l'avversario nei momenti cruciali della sfida, perché Rafa sfoggiasse il sorriso della vittoria. Il finale è stato semplicemente spettacolare, bello e drammatico al tempo stesso, con il maiorchino che ha letteralmente annichilito il campione serbo. Detronizzato: perderà sicuramente lo scettro del Ranking a beneficio di Zverev se vincerà il Roland Garros oppure il 13 giugno a Medvedev se il tedesco non vincerà Parigi.
La battaglia dei giganti. L'avevano chiamata così quando il tabellone li avevi messi l'uno di fronte all'altro. E in campo è stato fin da subito lo spagnolo a offrire spettacolo, partendo forte, affondando i colpi senza sosta, facendo ballare il serbo (come si dice in gergo, quando l'avversario subisce il ritmo delle giocate), costringendolo sempre a inseguire, a giocare rimessa senza mai riuscire ad attaccare o imprimere il suo marchio sul duello. Nella parte finale del primo set c'è il compendio di quel che è stata l'avvio di match dell'iberico: sull'1-4 conquista una palla break poi con un tracciante di dritto ne aggiunge un'altra e, accompagnato dall'urlo del pubblico, scollina verso il sesto game di potenza. Sul 15-30 piazza tre punti di fila e in 52 minuti fa suo il primo set (2-6).
Dov'è Novak? La maglia di color arancio quasi lo confonde con la terra rossa. Sembra sparito, un fantasma, in balia di Nadal. Tant'è che il parziale di 0-3 dice che lo spagnolo è in pieno dominio dell'incontro. Poi succede qualcosa, Djokovic sale di giri e si porta sul 3-3 dopo scambi lunghissimi e un game durato una ventina di minuti. Il vento cambia e Nole si porta avanti (4-3) scandendo la conquista del punto con un urlo liberatorio. C'è, è tornato (finalmente), sa che deve andare oltre ogni limite per ridimensionare un avversario che lo tiene sulla corda trascinandolo ai vantaggi e pareggiando i conti (4-4) dopo oltre 2 ore di gioco. Nole tiene il servizio e accelera, il rovescio sul nastro di Nadal gli regala un'opportunità da cogliere al volo e fa 6-4 dopo 88 minuti.
Muro Rafa. Nole ci va a sbattere e il tonfo è fragoroso. Nadal fa suo anche il terzo set (2-6) e ribalta il copione del match. Chi si attendeva una gara in discesa per il serbo è rimasto spiazzato dalla vitalità del maiorchino, sempre in partita. Lui comanda, Djokovic tradisce nervosismo e sbaglia tanto. Ha un sussulto sul 2-5 ma cede ancora: con tre punti di fila piazzati come una frustata lo spagnolo mette al sicuro due set point e al secondo tentativo su porta sull'1-2.
Djokovic, che succede? Nadal non dà segnali di cedimento. Dopo quattro ore si mostra lucido abbastanza e in condizione tale da non molla un punto e tenere sotto pressione il serbo anche quando il set prende una piega sfavorevole. Il serbo ha blackout improvvisi e fiammate di bel gioco. Non riesce a essere continuo, subisce spesso il ritorno prepotente dello spagnolo. E continua a sbagliare, perdendo il controllo della sfida proprio quando l'ha in pugno. Si ferma sul più bello e scompare dal campo: dal 5-2 per Nole si arriva al 5-5 di Nadal. Pazzesco ma reale: dopo 4 ore di gioco, completa la rimonta all'una di notte contro il n°1 del mondo. Novak reagisce (6-5), la replica di Rafa è immediata: tiene il servizio, porta il quarto set (6-6) al tie break e mette la firma in calce alla partita perfetta (6-7).