Sinner vuole vederci chiaro sul problema all’anca: “Non sono preoccupato, ma non corro rischi”
Jannik Sinner non ha lottato solo con Zverev nella semifinale di Cincinnati. Il tennista numero uno al mondo, pronto ad affrontare Tiafoe nell'ultimo atto del Masters 1000, ha dovuto fare i conti anche con un fastidio all'anca. Le telecamere hanno immortalato un momento in cui l'azzurro si è toccato la parte bassa del fianco, dolorante. Di cosa si tratta? Un ritorno dell'infortunio che lo ha tormentato nei mesi scorsi? Sinner ne ha parlato in conferenza stampa.
Sinner e il problema all'anca nel match contro Zverev, di cosa si tratta
Quello che è certo per Jannik e per il suo team è che non c'è alcuna voglia di correre rischi in vista degli US Open. Il giocatore di San Candido ha spiegato che questo problema all'anca sembra di natura diversa rispetto a quello che ha accusato durante il periodo sulla terra battuta. L'imperativo è cautela, anche se non sembra nulla di grave: "Non metterò a rischio la salute prima degli US Open o di altri tornei più grandi. Di sicuro a volte sento questa cosa all'anca. Devo capire esattamente di cosa si tratta ora, perché mi sembra un piccolo problema diverso da prima".
Sinner vuole controllare la situazione dopo Cincinnati e prima degli US Open
Proprio alla luce dell'entità non grave del problema, Sinner è pronto ad andare fino in fondo a Cincinnati. D'altronde c'è anche da dire che i tempi per lui finora sono stati molto ristretti: "Dopo questo torneo devo controllare. Sono stato malato per circa una settimana, poi sono andato a Montreal e ho giocato due partite in un giorno. Non ho avuto molto tempo per riprendermi da quelle due partite prima di venire qui".
Ma qual è lo stato d'animo di Sinner in merito a questo piccolo problema fisico che comunque non gli ha impedito di arrivare fino in fondo a Cincinnati? Jannik sembra ottimista: "Non sono ancora preoccupato, quindi sono felice di giocare. Questa è la cosa più importante. Ho sei giorni buoni prima degli US Open per cercare di recuperare e anche di lavorarci. Quindi non sono preoccupato".