Sinner vince Washington e frantuma record, ma fa il modesto: “La strada per me è ancora lunga”
Alle troppe polemiche al no alle Olimpiadi, Jannik Sinner ha risposto con i fatti vincendo il torneo di Washington, che era sempre stato un tabù per i giocatori italiani. L'azzurro nella sua estate in NordAmerica non era partito bene, perdendo subito con l'australiano O'Connell ad Atlanta, dove però aveva ritrovato fiducia e colpi conquistando il titolo di doppio, ma poi nella città della Casa Bianca Jannik è stato bravissimo, ha sfruttato un eccellente tabellone, venutosi a creare dopo le eliminazioni degli altri big (in testa Nadal), ed è uscito vincitore da un torneo di alto livello e comunque ostico, perché sul suo cammino ha trovato ben quattro agguerriti giocatori americani, l'ultimo Mackenzie McDonald che ha vissuto la miglior settimana della sua carriera. Sinner ha frantumato alcuni record e prima dei vent'anni ha vinto il terzo titolo ATP della sua carriera, nessun italiano ci era riuscito da teenager.
Sinner sta macinando record. A Washington ha conquistato il terzo torneo della carriera, dopo Sofia e Melbourne, e lo ha fatto ancora da diciannovenne. Nessun italiano era arrivato a quota tre così giovane (Sinner 19 anni e 11 mesi, Berrettini 23 anni e 2 mesi, Panatta 23 anni e 10 mesi, Barazzutti 24 anni e 4 mesi, Bertolucci 25 anni e 8 mesi, Cané 26 anni e 1 mese). Inoltre è diventato il più giovane vincitore di un torneo 500 da quando (nel 2009) è sta creata la categoria, a Washington nel 2008 si impose l'allora 19enne Del Potro. E soprattutto ora Jannik è nella top 15 del tennis mondiale, il salto di qualità lo ha fatto e la top ten non è tanto lontano. Nella Race (la classifica che somma solo i risultati dell'anno solare) è già nella top ten, è decimo e le ATP Finals di Torino non sono così lontane.
Ma Jannik, giustamente, continua a volare basso, d'altronde il suo obiettivo è quello di vincere prove Slam e di raggiungere le posizioni più alte della classifica e dopo aver vinto il torneo di Washington: "Penso che ci sia ancora molto da fare, devo giocare match importanti, come sto facendo ora. Questa esperienza mi tornerà utile. Non mi interessa se sono il più giovane a fare qualcosa, io voglio solo lavorare e migliorare. Sono felice per la vittoria, ma la strada è ancora lunga".