Sinner tormentato dalla sfortuna: si fa male di nuovo, rischia per gli Australian Open
La sconfitta nei quarti di finale del tabellone di Adelaide fa meno male rispetto al timore di dover rinunciare anche agli Australian Open. L'immagine di Jannik Sinner, disteso e visibilmente dolorante, che si fa visitare dallo staff medico tra il primo e il secondo set con Korda (persi 7-5, 6-1), dà l'esatta dimensione del disagio provato dall'italiano.
Sperava di lasciare alle spalle la sequenza d'infortuni che lo aveva tormentato nel 2022, limitandone il potenziale, e invece a una decina di giorni del Major si ritrova ad attendere l'esito di esami diagnostici e tanti punti interrogativi ainquale dare una risposta. Uno su su tutti: ce la farà a essere in campo regolarmente, in buona forma? Intanto, ha dato forfait rispetto al doppio che avrebbe dovuto disputare oggi assieme a Lorenzo Sonego per affrontare la coppia Murray/Venus. Per tutto il resto, per la notizia più importante, servirà avere ancora un po' di pazienza.
Condizione psicologica e fisica sono imprescindibili, nella sfida con lo statunitense Sinner ha messo in mostra i limiti di sempre: nel primo caso è sembrato non riuscire ad azzannare al collo la preda, a tendere saldamente in pugno le redini del match quando il vento è a suo favore; nel secondo, suo malgrado, ha pagato ancora un conto salato alla malasorte.
Fiato sospeso al termine della prima frazione, è in quel momento che si può dire sia finita la partita dell'alto-atesino contro Korda. L'impressione è che sia rimasto in campo per provarci fino in fondo, per testare il proprio fisico, per vedere fin dove può arrivare il dolore e se, dentro di sé, quelle sensazioni preoccupanti possono essere reali oppure solo una suggestione.
Sinner ha stretto i denti poi chiesto l'intervento del fisioterapista: dopo un recupero in allungo sulla destra ha avvertito una fitta sospetta, un dolore breve e improvviso. Si è steso e ha lasciato che il medico lo aiutasse a riprendersi. Secondo fonti molto vicine a lui in quel momento, nel dialogare con il dottore avrebbe aggiunto qualcos'altro di preoccupante: ovvero, aver sentito un dolorino anche nella zona dell'inguine, con ogni probabilità conseguenza diretta della postura imperfetta e dello sforzo.
Tre minuti e Sinner si è rialzato, restando in campo e in partita. Com'è andata a finire gli strappa una smorfia ma adesso ha davvero altro per la testa: sapere quanto prima se la sua partecipazione agli Australian Open (in programma tra il 16 e il 29 gennaio) è in dubbio oppure no.