Sinner tende una mano a Berrettini in difficoltà, offerta bellissima: “Perché ci tengo molto a lui”
Gloria. Fama. Ricchezza. Jannik Sinner ora ha tutto questo, dopo aver scritto a caratteri cubitali il suo nome nella storia dello sport italiano vincendo l'Australian Open. Ma questo ragazzo di 22 anni con radici che affondano profonde e solide nei valori inculcatigli dalla famiglia sa bene che ci sono cose che non si vincono con una racchetta e però contano tanto, tantissimo. Amore. Amicizia. Vita. Roba vera, che scalda il cuore di chi dà e di chi riceve. Le parole che Jannik ha riservato ieri a Matteo Berrettini, nel corso della conferenza tenuta nella sede della Federtennis a Roma, sanno di buono, di quei profumi che si respirano nelle valli altoatesine dove è cresciuto.
Berrettini è fermo da tempo per problemi fisici che non gli lasciano tregua: la sua ultima partita giocata risale allo US Open lo scorso 31 agosto, quando si ritirò nel secondo turno. Da allora sono passati cinque mesi, il 27enne romano ha saltato anche le finali di Coppa Davis. Sembrava che potesse finalmente rientrare in Australia a gennaio, ma prima si è cancellato dall'esibizione del Kooyong Classic, poi ha dato forfait anche all'Australian Open per un nuovo infortunio al piede. Matteo oggi è sceso nell'abisso della 124sima posizione, da numero 6 che era esattamente due anni fa, a fine gennaio 2022, dopo che l'anno prima aveva giocato e perso la finale di Wimbledon contro Djokovic.
In quel momento era Berrettini il volto del tennis italiano, il campione su cui si riponevano le speranze di vincere un torneo del Grande Slam. A parlarne oggi sembra polvere di stelle, adesso che Sinner è leggenda e Matteo è sparito per lottare disperatamente contro un destino cui non vuole arrendersi. Jannik ora ha tutto quello che uno sportivo potrebbe desiderare, ma non vuole e non può dimenticare il suo amico in difficoltà. Nel momento più buio di Berrettini – quando il vento soffia forte e c'è bisogno di una mano altrettanto forte che afferri la propria – Jannik gli offre il suo aiuto con parole tanto belle quanto sincere.
"Ci siamo sentiti dopo la finale, mi ha scritto un bellissimo messaggio – dice in conferenza – Lui è un giocatore veramente forte, spero di vederlo in campo il prima possibile. È una persona, un giocatore che manca nel circuito. Mi ha fatto dei bellissimi complimenti. Matteo mi ha sempre aiutato e gli sono grato. Adesso se serve, se lui mi dovesse chiedere qualcosina come già successo qualche volta, io sono molto aperto ad aiutarlo perché ci tengo molto a lui". Jannik e Matteo, due ragazzi dalla faccia pulita, due amici veri.