Sinner taglia corto l’intervista e se ne va, non vuole violare le regole: “Dobbiamo uscire dal campo”
Impeccabile sempre. La precisione dei comportamenti di Jannik Sinner lascia stupiti abbastanza da chiedersi "ma fa sul serio?". Sì, lui è proprio così. C'è nulla di costruito né di strano. Se in campo regala meraviglie per le prodezze tecniche e per i colpi da illusionista che sfodera, quando si spengono i riflettori non cambia d'una virgola.
Il tennista alto-atesino ha dato riprova delle sue qualità umane anche a margine dell'ultimo incontro vinto con Struff che, sia pure a fatica, gli è valso la qualificazione in semifinale nel torneo sull'erba di Halle (oggi affronta Zhang).
"Come ti senti a essere padrone del mondo ovunque tu vai anche sull'erba?", è la domanda che gli pone la giornalista di Sky Sport, Giorgia Mecca, la risposta che dà Sinner dimostra esattamente il contrario: che è rimasto se stesso anche adesso che da lassù (è primo nel ranking mondiale) può dominare la scena, è sulla cresta dell'onda e gode di popolarità massima, è divenuto forte davvero (ma confessa che può e deve ancora migliorare), il futuro è suo ma vuole guardarlo dritto negli occhi e non andarci a braccetto, umiltà e sacrificio non sono gusci vuoti ma parole importanti.
"Io sto cercando di fare la mia strada… – le parole prima di congedarsi e scivolare dietro le quinte con stile e molto savoir faire – ma adesso dobbiamo uscire dal campo perché stanno entrando gli altri giocatori". Non poteva mancare un riferimento anche ai connazionali che, sempre ad Halle, sono riusciti a spingersi a un passo dalla finale. Cocciaretto e Musetti i due tennisti tricolori che, assieme a Jannik, regalano la sensazione di essere cittadini del mondo.
"Sono molto contento per gli altri ragazzi che stanno facendo molto bene", aggiunge Sinner che regala una rapida battuta prima di allontanarsi con rispetto. Mentre parla al microfono si nota che rivolge lo sguardo verso una direzione in particolare: si è accorto che stanno entrando sul rettangolo verde i giocatori della partita successiva e non se la sente di continuare. Con molta responsabilità e garbo fa un passo indietro.
Con altrettanta lucidità spiega qual è il livello di condizione attuale: "Contro Struff è stata molto dura, anche sotto il profilo mentale – ha ammesso, sottolineando qual è l'insidia per la sfida odierna -. Ho giocato molto in questi giorni. Due ore e mezza sull’erba è molto tempo. Cercherò di recuperare e spero di mostrare un buon tennis".