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Sinner svela cosa succede davvero quando fa uno shooting di moda: al Roland Garros ridono tutti

L’intervista post-gara strappa un sorriso a Sinner: dopo aver battuto Kotov, gli chiedono “consigli sull’abbigliamento. “Mi danno semplicemente delle cose e io le indosso”.
A cura di Maurizio De Santis
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Fabrice Santoro è lì, davanti a Sinner. Jannik ha appena battuto Kotov e conquistato gli ottavi di finale del Roland Garros. L'ex tennista francese fa una "magia" delle sue, di quelle che gli è valso il soprannome di illusionista in carriera: usa le parole, non la racchetta. E prova a ipnotizzare l'alto-atesino portandolo fuori campo. Gli fa una serie di domande che all'azzurro strappano un sorriso sincero. Parla di moda, look, outfit, vestiti da indossare. Gli chiede perfino un consiglio su come abbigliarsi.

A Sinner devono essere sembrate così fuori traccia da non credere alle sue orecchie, lasciandosi andare a una reazione di insolita euforia post-gara. Tutto vero, the magician è sempre stato così. "Per vederlo giocare non è stato ancora stabilito il prezzo del biglietto", diceva di lui Agassi. E oggi le sue battute trovano il mondo d'incantare in un altro modo. Ma non c'è trucco non c'è inganno.

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"Ho visto tante foto di te mentre posavi per pubblicità di moda. Hai qualche consiglio da darmi?". La replica di Sinner è per metà impacciata e per l'altra sorpresa. "Nella moda?", sussura come a dire: forse mi ha scambiato con qualcun altro. "Sì, nella moda… ho visto tante tue belle foto".

"Ah… guarda, sei meglio di me da questo punto di vista – è la replica del tennista -. Non è che m'intenda di moda, anzi… Mi danno semplicemente delle cose e io le indosso. Diciamo che cerco di avere un bell'aspetto. A volte mi riesce, altre no".

Dalle passerelle alle piste da sci è un attimo. Santoro inforca (metaforicamente) l'attrezzatura e prende Sinner sotto braccio. "So che da ragazzino hai praticato molto lo sci a livello internazionale. Scii ancora un po' quando hai tempo in inverno?".

Lo porta lassù, dove può tornare ragazzo e fare quel che più gli piaceva: lanciarsi a capofitto su quell'immensa distesa bianca davanti a sé. Oggi può farlo di meno e con una serie di cautele professionali raccomandategli dalla squadra che teme il rischio d'infortuni.

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"Il giorno dopo Natale è una tradizione che, i miei amici ed io, facciamo un giro sugli sci – ha aggiunto Sinner a conclusione dell'intervento – Ma devo fare molta attenzione".

Basta poco, un movimento sbagliato e un piede in fallo per perdere tutto in un attimo. Jannik lo sa e allora dà una risposta da bravo ragazzo che ha la testa sulle spalle. "Non voglio perdere la mia carriera tennistica. La mia squadra è sempre molto preoccupata quando vado. Ma io devo. Ce l'ho nel sangue".

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