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Sinner stuzzicato sul tifo contro del pubblico americano agli US Open: la sua risposta è esemplare

Jannik Sinner ha dovuto fare i conti anche con il tifo contro del pubblico americano nel match contro Paul. Un’occasione per parlare di queste situazioni, in modo esemplare.
A cura di Marco Beltrami
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Che ambiente ha trovato Jannik Sinner agli US Open? C'era grande preoccupazione per le possibili ripercussioni del caso Clostebol che, nonostante l'assoluzione del numero uno al mondo, ha generato non poche polemiche. L'unico match in cui l'azzurro si è ritrovato a fare i conti con un clima non esclusivamente positivo è stato quello con il padrone di casa Tommy Paul.

Sinner agli US Open, il tifo del pubblico americano

Nella partita degli ottavi di finale contro il tennista americano, Sinner ha dovuto fronteggiare anche i tifosi che parteggiavano per l'avversario. Una situazione che però non lo ha destabilizzato, come confermato anche dall'andamento del match che gli ha permesso di qualificarsi al confronto dei quarti di finale contro Medvedev.

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E proprio alla vigilia del match contro il russo, Jannik è tornato proprio sul tema dell'atmosfera degli US Open e in primis sui tifosi americani. Ancora una volta il tennista italiano ha dimostrato una maturità notevole, sottolineando la normalità di certe situazioni.

La lezione di Sinner sul tifo contro agli US Open e non solo

D'altronde anche lui giova del pubblico a suo favore quando gioca in Italia: "Giocare di sera è sicuramente diverso rispetto a giocare di giorno, ma è stato bello. È sempre difficile affrontare un giocatore americano su questo campo, poi nelle sessioni serali c’è sempre un po’ più di atmosfera. Ma se io gioco a Roma o in Italia, è uguale. È sempre un onore far parte di una partita serale, c’è tanta responsabilità".

Sicuramente l'avere un tifo "di parte" può incidere anche sull'equilibrio del match. Sinner però considera certe situazioni fisiologiche, e non anti-sportive. Insomma l'ennesima dimostrazione di grande razionalità da parte del primo giocatore del ranking: "Credo sia importante rendersi conto che i giocatori sono due e che per fare una bella partita servono entrambi. Ovviamente non è semplice, soprattutto quando magari ho un set point e lui lo salva, o delle palle break, ma i tifosi americani non hanno niente contro di me. Tifano solo per un giocatore di casa, che è normale. Per me è tutto tranquillo".

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