Sinner spiazzato dalla domanda di Kyrgios in diretta: “Quanto posso pagarti? Puoi farlo gratis?”
Non è facile mandare in estasi uno abituato a stupire come Nick Kyrgios. Eppure Jannik Sinner c'è riuscito, con la sua impresa agli Australian Open. Il tennista australiano attualmente fermo ai box per infortunio e commentatore dello Slam aussie per Eurosport, è rimasto a bocca aperta dopo alcuni colpi del giocatore italiano che ha battuto Medvedev regalando una gioia incontenibile all'Italia dello sport.
C'è stato un punto in particolare della finale che ha mandato in visibilio Kyrgios. Sul punteggio di 4-2 nel quinto set, quando gli scambi si sono allungati con botta e risposta di alto livello, tutti in piedi per Sinner. Braccio di ferro quasi interminabile da fondo tra l'azzurro e il russo, con il primo che ha avuto la forza di chiudere con un dritto incrociato di livello top.
Kyrgios a quel punto in sede di commento ha letteralmente fatto un salto sulla sedia, urlando al microfono: "È uno scherzo, Sinner è un re". Anche lui non ha resistito alla voglia di esaltare Jannik nella sua eccezionale rimonta culminata in un tennis in crescendo. E quando i due si sono ritrovati faccia a faccia nell'intervista post partita per Eurosport, Kyrgios ha voluto sorprendere Sinner.
"Jannik, ben fatto, campione del Grande Slam, il mio messaggio per te è: quanto posso pagarti per essere il mio allenatore e poter vincere uno Slam?". Proprio lui, sconfitto in finale a Wimbledon da Djokovic, avrebbe dunque voluto una speciale consulenza da parte di Sinner per capire come restare glaciale magari nei momenti più caldi e difficili.
Sinner si è lasciato andare ad una bella risata e ha risposto: "domanda difficile". Inoltre poi l'australiano ha aggiunto anche il fatto di non essere disposto a pagare il suo più giovane collega. A quel punto Jannik ha aperto alla possibilità con parole dolcissime per il mai banale Kyrgios: "Ok per te forse lo faccio gratis. Quello che è certo è che manchi a tutti. Sei quel tipo di giocatore che non vedi in giro troppo spesso, quindi il tuo stile di gioco, il modo in cui ti comporti in campo, sei diverso ed è questo il tipo di giocatori di cui abbiamo bisogno".