Sinner sperimenta il rovescio a una mano, è impacciatissimo: “Non ridete! Questo è il risultato”
Il rovescio a una mano è diventato fuori moda nel tennis. Circa due mesi, per la prima volta, in oltre cinquant'anni, non c'è stato nemmeno un tennista con il rovescio a una mano nella top ten della classifica ATP. Poi le cose sono cambiate grazie a Tsitsipas e Dimitrov. Il rovescio a una mano nel torneo di Madrid, durante gli allenamenti, è stato provato da una serie di stelle della racchetta, maschile e femminile, tra questi pure Jannik Sinner.
Il rovescio a due mani è il tratto di distintivo di una serie di grandissimi campioni e ormai è adottato dalla maggioranza dei tennisti. I puristi, però, preferiranno sempre quello a una mano, che oggi è nettamente la minoranza. Certo ce ne sono di tennisti che lo giocano, ma a guardare la classifica quelli con il rovescio a una mano nelle prime posizioni sono pochissimi. E a Madrid, così per gioco, hanno chiesto a una serie di giocatori di prima fascia di provare a colpire il rovescio a una mano. Oltre a Sinner lo hanno fatto de Minaur, ma anche gli americani Shelton, Fritz e Korda, mentre tra le donne si sono messe in gioco Ons Jabeur e Ostapenko e la brasiliana Haddad Maia.
Nelle immagini del video postato sull'account ‘X' del torneo 1000 di Madrid si vede Sinner in una sessione di allenamento cimentarsi nel rovescio a una mano. Un gioco, e nulla più. Jannik quando inizia la prova sorride e guardando qualcuno al suo fianco dice simpaticamente: "Non ridete, perché non sono bravo in questo". E invece l'azzurro se l'è cavata egregiamente con due rovesci, almeno tra quelli immortalati, davvero belli, uno in lungo linea e un altro in cross, anche se in avvio è parso assai impacciato, d'altronde testava qualcosa di nuovo senza farlo a porte chiuse.
Interpellato dopo aver chiuso l'esperimento era soddisfatto e lo ha detto: "Questo è il risultato", poi ha citato i tennisti con il miglior rovescio che ha visto in questi ultimi anni: "Stan Wawrinka e Roger Federer". Una specie di fuoriclasse ormai in via di estinzione nel tennis moderno.