Sinner spaventato dai segnali del suo corpo a Barcellona: “Mi conosco e non voglio farmi male”
Jannik Sinner giocherà contro Lorenzo Musetti nei quarti di finale del torneo di Barcellona. Si tratta della rivincita del derby di una settimana fa a Montecarlo, anche se l'altoatesino scenderà in campo in condizioni molto differenti. Nella sfida vinta contro Nishioka infatti, Sinner ha manifestato alcune difficoltà a livello fisico legate alla stanchezza per le tantissime partite disputate finora in stagione. C'è anche si è preoccupato per un ipotetico ritiro di Jannik, che gli possa consentire di rifiatare.
Nelle prime due partite disputare a Barcellona, Sinner si è mostrato un po' affaticato. Sulle spalle ancora i match di Montecarlo dove è arrivato in semifinale, prima di arrendersi a Rune. Troppo evidente la stanchezza del numero uno del tennis italiano, che dopo il match con il giapponese, degli ottavi, non ha usato giri di parole per parlare anche dei problemi fisici accusati in campo.
Questo il punto della situazione: "Ho giocato molte partite ultimamente e ho sofferto di crampi. Devo recuperare per domani perché la partita sarà molto fisica. In questo momento non ho dolore e questa è la cosa più importante".
In realtà Sinner è rimasto impressionato in particolare dal fatto di non aver recuperato abbastanza, nonostante le premesse fossero stare buone: "La verità è che mi aspettavo di recuperare di più da ieri ad oggi, nonostante abbia dormito molto. Vedremo come starò domani. Il mio corpo è davanti a tutto, quindi devo vedere come starò. Se mi sento come oggi… non voglio farmi male. È qualcosa che non voglio. La cosa più importante di tutte è recuperare. Conosco già il mio corpo dopo quello che è successo l'anno scorso e so dov'è il mio limite".
A prescindere da Musetti, Sinner è stato stuzzicato sul favorito numero uno e atleta di casa Carlos Alcaraz con il quale c'è una bella rivalità: "Ha già dimostrato di essere uno dei migliori al mondo. Sono sicuro che ci incontreremo molte altre volte. Ogni volta che scendo in campo per affrontarlo so che mi renderà un giocatore migliore. Ogni partita che giochiamo è diversa, come abbiamo visto a Indian Wells e Miami. Mi piace giocare contro di lui".