Sinner si fa perdonare in diretta, ridono tutti: “Scusami mamma ma sono fatto così”
Jannik Sinner è pienamente in corsa agli Internazionali d'Italia. Il pubblico di Roma lo adora, anche se non ha riempito il centrale per la sua sfida di terzo turno. Un match più insidioso del previsto quello con Shevchenko, che Sinner ha vinto in tre set. Una vittoria che è arrivata ‘quasi' a sorpresa per l'altoatesino che non si era accorto del successo. Dopo la partita Sinner ha dedicato il successo alla madre, alla quale ha fatto gli auguri per la festa della mamma e con grande onestà ha dichiarato di esserselo anche dimenticato.
Jannik è sceso in campo a Roma domenica sera, ha faticato contro Shevchenko, ma poi è riuscito in tre set a conquistare il successo. Sinner è agli ottavi, giocherà martedì contro l'argentino Cerundolo. A caldo ha detto: "La partita è stata difficile, ho avuto le mie possibilità, ma non le ho sfruttate nel secondo set, ma nel terzo ho reagito ed è questa la cosa più importante. Questo è l'aspetto che trarrò dal match. Il pubblico mi ha aiutato molto".
Non è appena era finito l'incontro l'italiano aveva dedicato il passaggio del turno alla madre, perché domenica era la festa della mamma. Un bel gesto, che non stupisce affatto. Perché Sinner è davvero un bravo ragazzo che ha un legame molto forte con la sua famiglia, cosa che ha sempre sottolineato. Il padre ora fa parte del suo staff, in veste di cuoco. All'epoca disse teneramente: "Così recuperiamo il tempo perduto".
Nell'intervista a Sky in cui ha mostrato la sua spontaneità: "Questo è un giorno speciale, però devo dire che è stato il mio papà a dirmelo, io sono fatto così, l'avevo scordato". Parole che hanno fatto sorridere tutti sia in studio che il buon Ivan Ljubicic, ex numero 3 ATP e talent di Sky. Aggiungendo: "Lei lo sa, io sono fatto così. Vale anche per il mio compleanno".
Poi ha ribadito di aver avuto una splendida famiglia alle spalle e li ha ringraziati dicendo delle splendide parole: "Devo tutto ai miei genitori: in questi giorni sono andato a casa, ho sempre avuto pochi giorni a disposizione con loro da quando ho 14 anni".