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Sinner scortato dalla sicurezza al torneo di Roma: “Continua a camminare o è finita”

Assente dai campi di gioco per il problema all’anca, Jannik Sinner si è comunque presentato al torneo di Roma per incontrare i suoi tifosi. Il campione azzurro è stato seguito passo dopo passo dall’arcigno personale della sicurezza.
A cura di Paolo Fiorenza
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Jannik Sinner ha salutato Roma dopo il bagno di folla che in minima parte ha lenito il dispiacere per il suo forfait al torneo ATP 1000 della capitale, assenza dovuta al problema all'anca che ha indotto lui e il suo staff a riflessioni serie per tornare al meglio senza rischi di ricadute, vista la delicatezza della zona interessata (e l'esempio di Andy Murray e della sua protesi è il monito assoluto per tutti). Centinaia i tifosi del 22enne campione altoatesino che si sono messi in fila ieri per un autografo o hanno cercato di strappare una foto o un video con Sinner, ma hanno dovuto fare i conti con la sicurezza arcigna del torneo, che non lo ha mollato un attimo e gli ha intimato di non fermarsi per non rischiare di restare bloccato o peggio.

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Sinner assediato dai tifosi a Roma

"Continua a camminare o è finita", è il diktat riportato dalla Gazzetta dello Sport, parole rivoltegli dagli ‘angeli custodi' che lo hanno preso in consegna martedì mattina, quando il numero 2 al mondo si è presentato al Foro Italico per alcuni impegni con gli sponsor, firmando i quaderni col suo logo alle tantissime persone che erano in fila, dopo che aveva invece dovuto rispondere assente – a causa della febbre – alla festa celebrativa della Coppa Davis vinta dall'Italia lo scorso novembre a Malaga, reunion andata in scena lunedì sul centrale.

Il programma di Sinner per risolvere il problema all'anca

"Non è mai una strada dritta, torneremo più forti", ha scritto un combattivo Sinner su Twitter, prima di salutare Roma per quest'anno. Adesso la cosa più importante è risolvere in maniera definitiva il problema all'anca che lo ha condizionato nelle ultime settimane e costretto a ritirarsi nell'ultimo torneo a Madrid. Jannik è tornato a casa a Montecarlo, poi si affiderà al J Medical – il centro medico della Juventus – per un percorso terapeutico che sarà svolto di concerto col suo fisioterapista Giacomo Naldi e che prevede anche riabilitazione in piscina.

Quello che resta nel tramonto romano è il pianto di un bambino che non riesce a trattenere le lacrime quando vede Sinner. Tutti vorrebbero toccarlo, dargli una pacca, fargli capire quanto gli vogliono bene. E dirgli che lo aspettano quanto prima in campo: il Roland Garros è in dubbio, non rischiare è la parola d'ordine, ma Jannik farà di tutto per esserci, col mirino sempre ben puntato sul numero uno di Djokovic, che a Parigi deve difendere ben 2000 punti.

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