Sinner resterà numero 1 al mondo nel Ranking ATP a fine anno, è ufficiale: nuovo trofeo per Jannik
La sconfitta di Carlos Alcaraz a Shanghai contro Tomas Machac è stata un brutto colpo per lo spagnolo. Bastava guardare l'espressione stampata in viso per capire la portata della delusione: gli è crollato il mondo addosso perché dopo Pechino sognava un altro confronto con Jannik Sinner (che ha eliminato Medvedev, foto sopra) e, magari, un'altra vittoria che gli permettesse di sperare ancora nell'assalto alla posizione di numero uno nel Ranking Atp.
Invece no, la battuta d'arresto dell'iberico ha letteralmente spianato la strada all'attuale leader del tennis iridato: è favoritissimo per raggiungere la finale (dove potrebbe incontrare Novak Djokovic) e una vittoria l'ha già ottenuta, avendo la certezza di chiudere la stagione in cima alla speciale classifica per la prima volta nella sua carriera. Comunque vada, sarà un successo perché nessuno potrà strappare lo scettro del potere dalle mani dell'alto-atesino, che si appresta a ricevere la Coppa data in premio per omaggiare il più forte giocatore della Race.
Perché Alcaraz non può diventare numero 1 al posto di Sinner
Lo stop inatteso contro Machac ha messo una pietra sopra a ogni ambizione di Alcaraz (foto sopra). Conti alla mano, deve rimandare ogni discorso di gloria al prossimo anno. Nella Race attuale (la graduatoria che prende in considerazione solo i punti accumulati nell'anno solare) Sinner ha un vantaggio di 3020 punti sull'iberico (9730 rispetto a 6710). Non c'è più alcuna possibilità di erodere quel dislivello nemmeno facendo miracoli nei prossimi tornei in calendario.
Non gli basterebbe trionfare al Masters 1000 di Bercy oltre a conquistare un ATP 500 tra Vienna e Basilea (che si disputano nello stesso periodo) e aggiungere le Nitto ATP Finals alla bacheca. In buona sostanza dovrebbe vincere tutto e partecipare anche un ATP 250 nella settimana compresa tra Bercy e Torino ma c'è un dettaglio ulteriore che va a suo detrimento: per adesso Alcaraz non risulta nemmeno iscritto ad alcun torneo prima del Masters 1000 di Bercy. E il massimo di 2500 punti che ha a disposizione in base al suo calendario è insufficiente.
Anzi, dovrà anche guardarsi le spalle dal tedesco, Alexander Zverev (foto sopra), che è appena a -495 (6215 rispetto a 6270 dello spagnolo) e può ancora aspirare a salire di un altro gradino a livello mondiale. Un'opportunità c'è, sempre che riesca a sfruttarla. Alle spalle, invece, c'è il vuoto: non dà pensieri il quarto posto attuale di Daniil Medvedev (4280 punti). Più distanti Taylor Fritz, Casper Ruud e Andrey Rublev che precedono Novak Djokovic (ottavo).