Sinner premiato a Torino, genitori in lacrime: “Il numero 1? Sono importanti le persone giuste”
Cosa c'è di più importante del trofeo come numero 1 al mondo per Jannik Sinner? La consapevolezza di poter contare al suo fianco su persone che sono capaci di farlo star bene. Il tennista italiano a Torino, in occasione delle Finals ha ricevuto il titolo di ATP Year-End No. 1 per la chiusura della stagione in vetta al ranking. Tutto sotto lo sguardo dei suoi genitori, che non hanno trattenuto le lacrime sugli spalti.
Jannik Sinner premiato come numero uno al mondo a fine 2024, genitori in lacrime a Torino
Jannik ha preso parte alla cerimonia di premiazione all'Inalpi Arena al fianco del presidente ATP Andrea Gaudenzi e alla grande gloria Boris Becker, alla sua maniera, con sobrietà. Quando si è trattato di sollevare al cielo il trofeo, tutti in piedi, compresi i suoi genitori, Siglinde e Hanspeter, che sono stati immortalati dalle telecamere. La mamma del campione azzurro si è commossa nell'assistere all'ennesimo trionfo del suo ragazzo. Visibilmente soddisfatto anche il papà che ha rivolto uno sguardo tenero alla sua compagna.
Le parole di Sinner al momento della premiazione per il primo posto del ranking
Quando Sinner ha dovuto effettuare il suo discorso celebrativo del titolo, il pensiero inevitabilmente è andato anche a loro ai quali ha dedicato già diversi successi in primis il trionfo agli Australian Open: "È un club molto molto esclusivo, ce ne sono solo 29 di numeri uno. Un altro passo, è stato finire numero uno che è un altro feeling. Quando ero giovane non ho mai pensato di arrivare a questo punto poi piano piano ci sono arrivato con tutto il lavoro che abbiamo fatto. La cosa più importante è tenersi le persone intorno con cui ti senti molto bene e sono stato tanto fortunato in questo".
Intervistato poi sulle lacrime dei suoi genitori, Jannik si è un po' emozionato: "Ho appena sentito che mia madre stava piangendo, che è una cosa molto carina. Solo loro sanno dai miei primi anni, quando ne avevo circa 13, quanti sacrifici abbiamo fatto come famiglia. Inoltre non avremmo mai pensato di avere questo, che sembrava solo un sogno. Poi lentamente cerchi di migliorare come giocatore e come persona e ora sono qui con uno dei… forse il trofeo più speciale che ho e questo è incredibile perché è un risultato di 52 settimane e quindi sono molto felice".
Abbiamo visto i tuoi genitori in lacrime, raccontami un po' del sacrificio e del percorso per arrivare a questo punto. Ho appena sentito che mia madre stava piangendo, il che è una cosa molto carina. Sai, solo loro sanno dai miei primi anni, quando avevo circa 13 anni, quanti sacrifici abbiamo fatto come famiglia. Inoltre, sai, non avremmo mai pensato di avere questo, sai, a casa a un certo punto, sai, questo è solo un sogno e poi lentamente, sai, cerchi di migliorare come giocatore e come persona e ora sono qui con uno dei, forse il trofeo più speciale che ho e questo è incredibile perché è un risultato di 52 settimane e quindi sono molto felice.
Una carezza anche al pubblico di Torino, posto speciale per lui. Una cornice sempre carica d'affetto per il numero uno al mondo: "Che dire. Come ho detto già ieri dopo la partita non c'è posto più bello per festeggiare questo trofeo. Torino è sempre stata una città speciale per me qui ho fatto l'esordio in Davis poi ho giocato un paio di volte, quest'anno è la terza. E festeggiare qui con tutti voi è molto speciale. Grazie mille del supporto".